«NBA in Europa? Senza senso», dice il CEO di EuroLeague Motiejunas

15.02.2025 18:00 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
«NBA in Europa? Senza senso», dice il CEO di EuroLeague Motiejunas
© foto di Ciamillo

Paulius Motiejunas, CEO di EuroLeague dal giugno 2023, ha parlato a Sportspro commentando le recenti notizie circa il possibile approdo della NBA in Europa con una nuova lega privata che presumibilmente diventerebbe diretta competitor con quella ECA. 
"Leggere commenti su un'altra lega in Europa, per me personalmente, non ha senso", ha detto. "Abbiamo già quattro leghe diverse. Noi, come EuroLeague, abbiamo il miglior prodotto possibile. Non penso che sia qualcosa che non dovrebbe essere valutato, compreso e apprezzato, perché ciò che i club e la lega hanno ottenuto in 25 anni è straordinario. Capisco l'approccio della NBA e apprezzo quanto siano grandi, è la lega di basket numero uno al mondo. Ma non mi piace la mentalità del tipo 'oh, veniamo e insegneremo a tutti come si fa'. Ovviamente, tutti vogliono ascoltare la NBA o vedere cosa possono offrire. Ma avere cinque leghe, stiamo dimenticando i tifosi. Accendi la TV e non sai quale squadra sta giocando in quale competizione".

I riferimenti sono ovviamente a EuroLeague, EuroCup - organizzate dalla EuroLeague Basketball - e Basketball Champions League e Europe Cup - organizzate invece dalla FIBA. "Non ha senso, non solo per i tifosi, ma anche per tutte le entrate che possiamo ottenere andando dai sponsor e offrendo lo stesso investimento. Ancora una volta, è difficile da capire. Se pensiamo alla NBA, alla FIBA e alla EuroLeague, credo che dobbiamo proteggere il basket, dobbiamo competere con altri sport e far crescere il gioco del basket".
E conclude: "Capisco la volontà di espandersi e fare le partite in Europa e così via," ha riferito riguardo alle partite della Regular Season NBA giocate nel Vecchio Continente. "Noi, insieme, dobbiamo proteggere il basket, e se competiamo tra di noi, allora gli altri sport guadagnano slancio; diventano migliori di noi e noi siamo qui per proteggere il basket. Ripeto ancora una volta, ma questo dovrebbe essere il motto di tutti."