Final Eight, promossi e bocciati dei quarti di finale di Coppa Italia
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Si sono chiusi i quarti di finale delle Frecciarossa Final Eight ed a avanzare sono Germani Brescia e Olimpia Milano da una parte, Dolomiti Energia Trentino e Pallacanestro Trieste dall'altra. Andiamo a vedere promossi e bocciati di questa prima fase del torneo, con le semifinali in programma domani 15 febbraio, rispettivamente alle ore 18:00 e alle ore 20:45.
PROMOSSI
Jason Burnell - Eroe della vittoria bresciana contro il Derthona, si conferma in grande crescita. Il lavoro individuale paga e sembra con Poeta aver ritrovato quella fiducia che non sempre ha avuto in questi anni.
Leonardo Candi - In Coppa Italia si può trovare protagonisti sempre nuovi, ce lo aveva sottolineato coach Pianigiani prima dell'inizio della competizione. Candi è stato uno di questi, 13 punti in 18 minuti con anche 5 assist.
Neno Dimitrijevic - Il macedone "si sta ritrovando da solo" ha sottolineato coach Messina. Finalmente il suo talento sembra accompagnato da consapevolezza e sicurezza, che si erano smarriti negli scorsi mesi. 14 punti in 19 minuti.
Olimpia Milano - L'Olimpia si dimostra solida, con punti di riferimento importanti. Su tutti Zach LeDay, e con Mirotic ancora in convalescenza ci pensa Shavon Shields. Poi c'è tutto il resto. Bolmaro, attacco e difesa, Tonut, ma anche GIllespie.
Paolo Galbiati - La sua Trento si conferma modello unico in Italia, per gioco e modalità. Myles Cale tira all'inizio la carretta, Quinn Ellis è dominante e Saliou Niang cresce partita dopo partita. E anche in una serata non brillantissima di Lamb e Ford al tiro che combinano 2/12 da tre, Trento riesce a spuntarla. Anche per la mano del coach che trova nel quintetto piccolo la chiave.
Jeff Brooks - Per Trieste la vince lui. Una giocata che vale una partita.
BOCCIATI
Tommy Kuhse e Ismael Kamagate - De Raffaele lo sottolinea in conferenza stampa: "Ci manca leadership". E se Vital ha i suoi difetti, chi è mancato davvero è il play statunitense. Non bastano certo 10 punti a salvarlo, perché più che statistiche si parla appunto di leadership, che comprende tante altre cose. Per quanto riguarda Kamagate, appena 11 minuti in una partita per lui da subito molto difficile. Paga evidentemente l'inesperienza.
Virtus Bologna - Le Vunere non riescono ad opporsi in alcun modo all'Olimpia Milano e il grande classico diventa scontato. Che i meneghini potessero partire favoriti non c'erano dubbi, ma la squadra di Ivanovic non ha fatto nulla per provare a smentire il pronostico. Si salvano in pochi, Diouf sicuramente, Shengelia, per il resto c'è poco. Pochissimo dall'ultimo arrivato Holiday.
Michele Vitali e Jaylen Barford - A Reggio Emilia manca il loro apporto. La guardia statunitense si ferma a 5 punti, ma in 23 minuti non può tirare solo tre volte. Resta invece a quota 0 l'ala italiana, 4 falli commessi, un tiro appena in 27 minuti. Ma Grant non fa meglio.
Trapani e Galloway - Nel basket succede anche questo, una partita che sembra vinta la perdi per una rimessa sbagliata negli ultimi secondi. Ma non è solo quello: tanti piccoli errori commessi dai siciliani nel finale, evidenti quelli di Akwasi Yeboah. In un momento di condizione fisica non semplice con Petrucelli di fatto fermo e Robinson mezzo infortunato, Trapani la vince al 39' ma non al 40'. Tra i peggiori c'è anche Galloway, 4 punti in 26 minuti con 2/10 dal campo. Da un giocatore della sua esperienza serviva altro. Non lo salvano i canestri negli ultimi minuti. Come gli altri suoi compagni, c'è grande confusione e insicurezza psicologica, ciò che non era assolutamente una caratteristica in autunno della squadra che ha ancora il migliore attacco del campionato.