- Boniciolli: quali italiani alla Virtus per il dopo Belinelli e Hackett?
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Matteo Boniciolli è stato ospite di Sport Club su E-Tv, dove ha rassicurato tutti sulle sue condizioni di salute dopo la grande paura che gli aveva fatto lasciare a Paolo Moretti la panchina della Reale Mutua Torino. Tante domande, in trasmissione, tra cui molto interessante parlare di Virtus Bologna, futuro e mercato. Ecco le considerazioni del coach.
Justin Holiday: va bene, non va bene... "La NBA è un'altra roba, un altro sport. Uno come lui, che di NBA ne ha fatta tanta, può incontrare difficoltà. In Europa, se si vedessero penetrazioni come quelle che si fanno in NBA, avremmo allenatori deputati a sparare ai propri difensori. Mio figlio, negli States, mi ha detto che quella è definita sportainment: qui invece le partite non devono solo intrattenere ma vanno anche vinte. Holiday deve capire dove è arrivato, serve pazienza.”
A febbraio ne avresti fatto richiesta? “Quando Marjanovic è stato tagliato dal Fenerbahçe, ero convinto che un "pistolone" così dentro l'area sarebbe servito a tante squadre europee. Invece è finito in Cina: ci sono mercati più allettanti del nostro, che è un campionato marginale, di passaggio. Poi io ho grande stima di Ivanovic, ma passare dalla NBA a lui è come passare dall'asilo Montessori ai marines, specie se non hai 18 anni e hai una carriera alle spalle. Pensi che sia una cosa leggera, invece scopri che in difesa devi aiutare e altre cose a cui non eri abituato. La Virtus è una squadra di alta età media, ma è competitiva per lo scudetto e saprà come risolvere la cosa.”
Ti richiama la Virtus. “Non mi chiamerà mai: ho già dato, anche con discreti risultati. Il problema è che giocatori straordinari come Hackett e Belinelli, l'asse portante di questi anni grazie anche ad ottimi allenatori, hanno una età che va avanti. E sostituirli, viste le regole, è impossibile: degli Hackett o Belinelli giovani non ne esistono. Io ricordo Pajola, ai tempi del derby in A2 quando c'erano lui e Candi a cui diedi l'ultimo tiro perchè doveva imparare a prendersi responsabilità, e penso sia l'asse portante della prossima Virtus. Ha il giusto atteggiamento, lui, ma gli altri? Chi può prendere il posto di Belinelli? Chi può aiutare in regia Pajola come fa Hackett?”
Sugli stranieri: chi terresti? “Quelli bravi, a partire dal formidabile Shengelia, avranno offerte importantissime. Di solito ti restano quelli che hanno fatto meno bene… Certo, la Virtus avrà un servizio di scouting per individuare i profili per l'anno prossimo e continuare sia a fare l'Eurolega che ad affrontare Milano, ma il problema non sono gli stranieri, quanto piuttosto trovare alternative agli attuali italiani. Non è un caso che la Virtus, dopo essere stata presa a sberle dall'Olympiacos, abbia battuto milano: i giocatori inconsapevolmente ad un certo punto iniziano a battezzare le partite, sanno che non possono tenere sempre lo stesso ritmo. Ecco, magari puoi andare da Divincenzo e dargli 6 milioni, ma dubito possa capitare.”