Sergio Scariolo: «Mi manca un club. L'Italia? Meglio di no. La Virtus? Presto per parlarne»

Sergio Scariolo: «Mi manca un club. L'Italia? Meglio di no. La Virtus? Presto per parlarne»
© foto di Ceretti/Ciamillo

Sergio Scariolo, il più internazionale dei coach italiani e anche il più vincente grazie ai successi raccolti con la Nazionale spagnola, non allena un club da quando ha lasciato in maniera brusca la panchina della Virtus Bologna ("È ancora troppo presto per parlarne") nel 2023 con due Supercoppe all'attivo. Le sue parole nell'intervista concessa a La Repubblica, partendo dal cambio di agente. Adesso infatti lo segue Misko Raznatovic. 

Manca la dinamica di un club. "Non metterei in relazione necessariamente il cambio dell'agente con la ricerca di qualcosa. Tuttavia, è vero che c'è una perfetta possibilità di combinare l'incarico di et con quello di allenatore di club e devo dire che, dopo una stagione e mezza mi manca un po' quel tipo di dinamica quotidiana."

Motivazioni per rilanciare la Nazionale spagnola. "È un lavoro diverso. Intanto perché è un po' il coronamento della direzione tecnica di tutte le nazionali giovanili che ricopro dal 2015. E poi perché credo che avere obiettivi diversi comunque fa parte della necessaria versatilità di un allenatore. Chiaro che abbiamo fatto cose leggendarie in determinate condizioni con un determinato volume di talento. Adesso abbiamo un obiettivo diverso e l'idea di giocare per le medaglie ritornerà a essere nei nostri programmi dal successivo ciclo olimpico, dal 2029. In realtà sono sorpreso del fatto che siamo riusciti a mantenerci competitivi negli ultimi tornei, vincendo addirittura un Mondiale e un Europeo partendo dall'ottava o nona posizione nel ranking e in piena fase di fine ciclo."

A 29 anni arrivò lo scudetto a Pesaro. "Fu una bellissima avventura in un posto che era diventato casa mia perché erano quattro anni che ci stavo come assistente nelle giovanili. La famiglia Scavolini era stata capace di creare un ambiente unico per allenatori e giocatori. Ho dei ricordi bellissimi proprio dal punto di vista umano, soprattutto di tante persone che hanno un luogo importante nel mio cuore con Valerio Bianchini e Valter Scavolini sopra tutti."

Le Olimpiadi per Sergio Scariolo. "Qualcosa di unico rispetto a qualunque altra competizione. L'oro è il mio sogno nel cassetto che, però, rimarrà sicuramente lì. Andare così vicini a battere gli Usa e vincere una medaglia olimpica, per uno sportivo che fa il nostro lavoro, è veramente il massimo."

Cosa c'è nella lista dei desideri. "Sarebbe facile dire l'EuroLeague,  ma nel momento in cui la NBA si prepara a sbarcare in Europa con una nuova competizione, mi incuriosisce sicuramente guardare anche in quella direzione. Ho ancora molta energia sia fisica che mentale. No, non visualizzo un punto finale a corto termine."