Matteo Boniciolli: «Gli esami hanno escluso problemi»
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Matteo Boniciolli ha parlato a La Stampa rassicurando sulle sue condizioni dopo che è stato costretto a lasciare la panchina della Reale Mutua Torino. «Cosa è accaduto tra gine gennaio e inizio febbraio? È successo che io abbia lavorato per dieci giorni con l’influenza, non per la prima volta. E a un certo punto il nostro dottore ha preferito, per scrupolo, farmi fare un ecocardio di controllo: oltre a riscontrare un po’ di pressione alta, mi viene controllato anche lo stato dell’aorta, cosa che a inizio stagione non era stata fatta. Emerge il rischio di un aneurisma, con anche il consiglio di interrompere l’attività lavorativa: a quel punto non ho potuto fare altro che fermarmi, ringraziando la società Basket Torino che mi è sempre vicina», ha esordito Matteo Boniciolli: «Ho deciso di rivolgermi anche all’ospedale Sant’Orsoladi Bologna perché, in caso di operazione, la sede sarebbe stata più comoda per mia moglie che vive a Trieste: i successivi esami hanno però escluso qualunque tipo di problema che pareva emerso in precedenza. Risultato: sono sano come un pesce e avrei potuto tornare a lavorare il giorno stesso».
Scelta di Moretti - «Esattamente, perché i ritmi del calendario non andavano d’accordo con l’incertezza sulle mie condizioni fisiche. Il presidente Avino è stato straordinario: non solo mi ha confermato il contratto per questa e la prossima stagione, ma mi ha anche detto “Scegli tu il prossimo allenatore, altrimenti sembra che ti stiamo mandando via”. Lo ringrazierò sempre. Perchè la scelta è ricaduta su di lui? Perché è bravo e perché questo è un Paese dove le persone capaci vengono dimenticate in fretta. Paolo ha fatto bene praticamente ovunque: ha la sensibilità dell’ex campione che sa parlare ai giocatori. Sono entusiasta dei risultati ottenuti e del fatto che la squadra lo stia seguendo alla grande».
Futuro a Torino - «La società farà quello che riterrà meglio. Se proseguirà con Moretti, ne sarò ugualmente felice: significherà che avrà lavorato bene. Restare da direttore sportivo? Ho già fatto il corso da direttore sportivo: quella è la sola alternativa che valuterei, a Torino o altrove».