Marco Belinelli sull'obiettivo Scudetto, le difficoltà in Europa, il suo ritiro

24.02.2025 19:40 di  Iacopo De Santis   vedi letture
Marco Belinelli sull'obiettivo Scudetto, le difficoltà in Europa, il suo ritiro
© foto di Ciamillo

Marco Belinelli, capitano della Virtus Bologna, è stato intervistato da TGR Emilia-Romagna nella palestra Porelli da Nicola Zanarini: "Già entrando in questa partita si respira qualcosa di importante, sapore di vittoria, sapore di una società seria che vuole spingere al massimo i giocatori per vincere trofei. Ovviamente guardandoci intorno si vedono le foto di Ginobili, ricordo l'anno a San Antonio quando abbiamo vinto il titolo NBA. Il grande aiuto che mi ha dato all'inizio, soprattutto per capire il sistema di San Antonio. Per me Manu è rimasto sempre un idolo. L'ho avuto in Virtus a 16 anni, poi a San Antonio. Cose che non mi scorderò mai", ha detto Belinelli. "La gara da tre punti vinta? Qualcosa di clamoroso, non ero partito bene. All'inizio anche qualche airball. Poi mi sono ripreso, sono rimasto lì sulla testa e sono riuscito a battere grandi campioni che sono ancora in NBA".

Lo scudetto alla Virtus e le difficoltà in questa stagione. "Clamoroso perché firmò per la Virtus a dicembre 2020. Nel 2021 vinciamo lo scudetto con Milano, uno scudetto inaspettato ma è stato bellissimo. Potevo festeggiare con amici e famiglia. 
Ovviamente le cose non possono andare sempre bene. L'anno scorso nessuno pensava facessimo una grande stagione di EuroLeague fino a gennaio/febbraio. Ci sono infortuni, tante cose, ma bisogna cercare di restare uniti e insieme. Il grande obiettivo ora è vincere lo Scudetto. Cercare di migliorarci giorno dopo giorno e vedere cosa riusciremo a fare".

Ritiro. "L'età è un numero, l'importante è cercare di restare bene fisicamente, tocchiamo ferro. Cercare di stare positivi, avere la voglia e il fuoco dentro per poter ancora dimostrare di voler giocare e vincere. Sarà una decisione che prenderò a fine stagione. Ovviamente quando mi ritirerò mi mancherà. Gioco a basket da quando ho 6 anni, è normale che quando smetti ci sia una mancanza. Però me ne farò una ragione, cercherò di tenermi impegnato con altre cose. Non so se nel mondo della pallacanestro o altro. Cercherò di farlo nella maniera più tranquilla e positiva, e nella mia maniera. Ovvero cercando di finire quando sono ancora un giocatore importante".