24 agosto 2008, tra Usa e Spagna la partita più bella di tutti i tempi
Domenica 24 agosto 2008, nella finale del torneo di basket dei Giochi Olimpici, Team USA e la Nazionale Spagnola offrirono a 11.083 fortunati in una sede di Pechino e a milioni di telespettatori di tutto il mondo uno spettacolo indimenticabile. Come? Giocando 40 minuti di basket ad altissimo livello. Un'idea di perfezione addirittura, visto che sono pochi gli incontri del genere nella storia dello sport.
Il primo tempo fu fantastico. Approfittando dell'infortunio di José Calderon, che lasciò il posto di playmaker al 17enne Ricky Rubio , gli americani cercarono di controllare il ritmo e imporre la loro difesa. Dopo soli dieci minuti, il punteggio era già impressionante: 38-31. Team USA arrivò ad accumulare un vantaggio di dodici punti nel secondo quarto ma, all'intervallo, il tabellone sarebbe potuto essere la fine di una partita del girone: 69-61.
Anche se la pausa avrebbe spezzato il ritmo favoloso e con il passare dei minuti, l'abilità sarebbe diminuita con le difese che avrebbero preso il sopravvento (le percentuali fuorno in calo con la Spagna che finirà al 50%, il Team USA al 60%) ma il livello dell'azione rimase al top. Rudy Fernandez ci regalò la schiacciata del torneo sulla testa di Dwight Howard. Ma fu Kobe Bryant a ribaltare la partita.
A 3'13" dalla fine, gli uomini di Mike Krzyzewski conducevano 104-99. Dwyane Wade attaccò la difesa spagnola scaricando a Kobe. Finta su Rudy e tripla, che entra, con il fallo della guardia iberica (quinto) e Kobe Bryant, con l'indice sulla bocca, a immortalare l'immagine del torneo. Team USA si portò a casa la vittoria per 117-108 dopo una partita leggendaria in cui il perdente fu magnifico e merita per questo rispetto eterno.