Walter Magnifico paragona la Coppa Italia vinta da Trento con la sua a Pesaro
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Walter Magnifico ha elogiato la Dolomiti Energia Trentino nell'intervista a Il T Quotidiano paragonandola alla sua VL Pesaro che ha vinto il trofeo 40 anni prima. "Ci sono punti in comune? Direi proprio di sì, tra le due storie ci sono tanti elementi in comune. A cominciare da questo: sia Pesaro negli anni '80 che oggi Trento si sono fatte largo grazie a un'organizzazione societaria che viene prima di tutto, un progetto che traccia la linea e al quale fanno poi seguito i risultati sul campo. Nel 1980 la Victoria Libertas era reduce da due spareggi per non retrocedere, Scavolini a quei tempi era solo sponsor, poi decise di prendere in mano la situazione e dare u n'impronta precisa alla società. Arrivarono quindi gli investimenti su importanti giocatori americani, ma anche su un gruppo di italiani: con me arrivarono negli anni Domenico Zampolini, Andrea Gracis e Ario Costa, protagonisti con i coach Valerio Bianchini e Alberto Bucci di un'era mitica, culminata nei due scudetti del 1988 e del 1990".
E prosegue: "Ovviamente i tempi sono cambiati, ma anche Trento ormai da diversi anni sta costruendo una realtà societaria importantissima e ben organizzata, passata attraverso le finali scudetto perse, come accadde anche a noi. A Pesaro Scavolini si affidò a dirigenti che non avevano ingerenze nel proprio operato, la stessa cosa sta capitando a Trento dove la società viene prima degli uomini di campo, con i dirigenti che possono proseguire il proprio lavoro senza condizionamenti esterni che possono essere molto dannosi. E poi so bene che l'Aquila si muove con convinzione anche nel sociale, va presa come esempio: conosco bene il vicepresidente Bruno Giampieretti, quando ci incontriamo gli chiedo qualche suggerimento per carpire qualcosa da questa realtà positiva, fatta di persone equilibrate che fanno fede al progetto senza condizionamenti e senza dare troppa rilevanza ai meri risultati".