A2 - Verona, Leonardo Faggian "Qui in A2 più spazio per gli italiani"

A2 - Verona, Leonardo Faggian "Qui in A2 più spazio per gli italiani"
© foto di Federico Peretti / PB

Dopo sette anni a Treviso di cui gli ultimi due in prima squadra in serie A, Leonardo Faggian è stato spedito a Verona per fare una stagione da protagonista e, come si dice in gergo, "farsi le ossa". Un punto della situazione dopo una gran fetta di campionato disputata agli ordini di Alessandro Ramagli raccontata nell'intervista in edicola oggi sulle pagine del Gazzettino di Treviso.

Scaligera & Verona. "Per me si tratta della prima esperienza fuori casa: è tutto nuovo, sia per quanto riguarda la pallacanestro, sia per il resto. Ho vissuto gli ultimi sette anni a Treviso ed è la città che considero casa mia. Devo dire che mi sto trovando bene sia a livello cestistico, sia per quanto riguarda gli altri aspetti della mia vita. Verona è una città più grande rispetto a Treviso: da un lato è più caotica e c'è molto traffico, dall'altro ci sono molte più opportunità. Essendo molto turistica, ci sono tantissime cose da fare."

Opportunità di stare in campo. "Il coach mi concede spazio: sto giocando e mi sto divertendo molto, spero di continuare su questa strada. Con i miei compagni di squadra c'è un buon amalgama: siamo tutti abbastanza giovani e stiamo legando tra noi. Lo spogliatoio è super: sono tutti bravi ragazzi e ritengo che questo sia un aspetto fondamentale."

Quali le principali differenze tra la serie A e la A2. "Sicuramente la prima cosa che si può notare è il gap a livello di intensità: la massima categoria in effetti ha un'altra marcia. E l'altra grande differenza è la possibilità di schierare soltanto due stranieri: ti cambia tutto, perché sei praticamente costretto a dare fiducia agli italiani. Se penso all'anno scorso, gli italiani che hanno avuto spazio a Treviso sono stati pochi, perché i minutaggi maggiori erano riservati agli stranieri: qui non lo puoi fare."

Sta seguendo la stagione della Nutribullet? "Ma certo, sono i miei ex compagni, gli voglio bene e gli auguro il meglio. Sono sempre aggiornato sui loro risultati e sull'andamento del campionato. Penso che la squadra sia parzialmente cambiata rispetto allo scorso anno, andando a riprendere quella che era l'ossatura di Brindisi. Ovviamente c'è un altro budget, che ha permesso di mettere insieme giocatori di un certo tipo. Come roster mi piace molto, credo che abbiano un grande potenziale. In classifica sono ai margini della zona playoff e spero che possano raggiungere quel traguardo al termine della stagione."