La rubata di Scola, il contropiede: contro il Barca nel 2019 fu una notte da Olimpia

Nikola Mirotic era appena arrivato a Barcellona, una volta considerata finita la sua carriera NBA. Il Barcellona, allenato da Svetislav Pesic, era una delle grandi favorite della stagione come fu chiaro fin dal principio. Infatti, quando arrivò a giocare a Milano, il 1° novembre del 2019, era 5-0, imbattuta. Ma anche l’Olimpia aveva vinto quattro gare consecutive dopo un avvio balbettante. Era il primo anno a Milano di Ettore Messina, il primo anno di Sergio Rodriguez all’Olimpia, e il club aveva alla vigilia della stagione firmato, reduce da un grande Mondiale con l’Argentina, il grande Luis Scola. Era una partita di cartello, come quella che si giocherà giovedì all’Unipol Forum.
Faceva parte della Halloween Night di EuroLeague. In tanti vennero alla partita mascherati, Michael Roll, Chris Burns, Jeff Brooks, Nemanja Nedovic. Sarebbe stata una notte da paura in effetti. Il Barcellona allungò due volte nel primo tempo. L’Olimpia ricucì lo strappo da meno cinque alla parità, poi finì sotto di sette all’intervallo, colpita da un 5-0 tutto di Mirotic. Nel terzo quarto, andò avanti solo per un attimo perché poi Malcolm Delaney, che la stagione seguente sarebbe venuto a Milano, guidò un nuovo allungo del Barcellona portandolo di peso al più sei della fine del terzo periodo.
Olimpia e Barcellona si sono affrontate 30 volte nella loro storia con 15 vittorie per parte. L’Olimpia ha vinto una Coppa Intercontinentale nel 1987 battendo in finale il Barcellona e successe a Milano. E ha colto altre affermazioni di prestigio contro i catalani, l’ultima risale a quest’anno nella gara di andata. Ha vinto a Barcellona con un canestro a cinque secondi dalla fine di Dairis Bertans; ha vinto in casa con trenta punti di scarto nel 2014 in una serata spettacolare di Alessandro Gentile; ha vinto a Barcellona con Malcolm Delaney e la legge dell’ex; ha vinto con Chacho Rodriguez a vestire i panni della cosiddetta bestia nera dei catalani.
All’inizio del quarto periodo, sotto di sei, ovviamente l’Olimpia era consapevole che servisse uno sforzo per prepararsi ad un duello all’ultimo sangue. Invece ne venne fuori un clamoroso 31-12 di parziale, frutto di un quarto giocato ai limiti della perfezione sia in attacco che in difesa. La giocata che ha cambiato del tutto l’inerzia della partita è avvenuta a 6:40 dalla fine quando Scola, 39 anni in quel momento, ha rubato palla a Brandon Davies, anticipandolo sulla rimessa, per fiondarsi in contropiede e segnare subendo fallo. In quel momento l’Olimpia ha raggiunto la parità a quota 58 e poco dopo ha superato con una tripla dall’angolo di un altro dei grandi protagonisti di quella serata, Amedeo Della Valle. In quel momento, l’onda del break avviato da Luis Scola non si sarebbe placata.
Quando l’Olimpia ha messo la testa avanti, Coach Pesic ha fermato la partita. Ma al rientro in campo è arrivata subito la seconda tripla di un Della Valle indemoniato. Il Barcellona ha reagito com’era nelle aspettative vista la qualità della squadra. C’è stata anche una tripla di Mirotic che aveva ricucito il divario a due punti. Ma poi Rodriguez e Micov con un taglio backdoor hanno allungato ancora a più sette contro una squadra improvvisamente incapace di fermare l’efficacia offensiva avversaria. Pesic allora ha chiamato un altro time-out per organizzare l’ultimo assalto mentre la partita gli stava scappando dalle mani.
La giocata che cambiò del tutto l’inerzia della partita è avvenuta a 6:40 dalla fine quando Scola, 39 anni Luis Scola ha rubato palla a Brandon Davies per fiondarsi in contropiede e segnare subendo fallo. L’Olimpia pareggiò la partita e l’onda lunga del break non si placò più
Ma dopo una tripla del tiratore Kyle Kuric (meno quattro), Rodriguez ha segnato ancora da tre in step-back e a quel punto il Barcellona si è arreso, finendo addirittura per mollare scivolando a meno 13, 83-70. Rodriguez finì la serata con 17 punti e sette assist; Vlado Micov aggiunse 16 punti e otto rimbalzi; Luis Scola ebbe 14 punti e nove rimbalzi; gli otto punti di Amedeo Della Valle arrivarono tutti nell’ultimo quarto.
L’Olimpia avrebbe vinto anche nel turno successivo, contro Valencia, salendo a 6-1 in classifica, e poi a 7-2 prima che la graduatoria si normalizzasse. La stagione sarebbe finita anzitempo causa COVID. Ma quella fu una serata speciale, indimenticabile, una vera notte da Olimpia.