Road to Abu Dhabi: guida ai playoff di Eurolega 2025 tra analisi e protagonisti

Martedì 22 aprile si alza il sipario sui playoff di Eurolega: quattro serie al meglio delle cinque (formato 2‑2‑1) che designeranno le partecipanti alla Final Four di Abu Dhabi del 23‑25 maggio. Il tabellone, definito dopo il Play‑In di venerdì, recita: Olympiacos‑Real Madrid, Monaco‑Barça, Fenerbahçe‑Paris Basketball e Panathinaikos‑Anadolu Efes. Le gare‑1 si giocheranno fra il 22 e il 23 fino alle eventuali “belle” il 3‑4 maggio
Sguardo d’insieme squadra per squadra: Olympiacos – Continuità di sistema e Vezenkov formato MVP; unico punto interrogativo la freschezza della panchina. Panathinaikos – Backcourt Nunn‑Sloukas letale, ma la serie dipende dai centimetri di Lessort. Fenerbahçe – Senza Wilbekin il playmaking è distribuito, fattore campo pesantissimo. Monaco – Con Spanoulis ritmo più alto e un Mike James libero di creare: quando il talento si accende, sono “quasi” ingiocabili. Barcelona – Talento offensivo in Punter‑Parker, difesa a zona più usata per proteggere le energie; la panchina corta resta un rebus. Efes – Arriva caldissimo, cavalcando la vena di Larkin; paga però la taglia interna e l’assenza di un vero “stopper” sul perimetro. Paris – Rivelazione assoluta: transizione, pick‑and‑roll e tanti possessi. Mancano fisicità e playoff‑experience. Real Madrid – Quando Hezonja e Musa accendono il motore, possono far saltare il banco, ma la tenuta difensiva è altalenante.
Fenerbahçe – Paris Basketball: Gli uomini di Šarūnas Jasikevičius hanno dovuto reinventarsi dopo il ko al crociato di Scottie Wilbekin: palla di più in post a Nigel Hayes‑Davis (16,8 pt) e quintetti grossi a protezione del ferro. Paris vive sulle fiammate di TJ Shorts, primo per assist (7,5) e quarto in punti (18,8): la trappola è il ritmo forsennato che i francesi impongono, ma il playoff è territorio dove contano taglia fisica e dettagli difensivi. Chiave tattica: il pick‑and‑roll Shorts‑Hayes contro la difesa del Fener; se Hayes-Davis tiene il duello sul perimetro per il Fene non dovrebbero esserci sorprese.
Panathinaikos – Anadolu Efes: Il Pana arriva con il vento in poppa di Kendrick Nunn – fresco di rinnovo e Alfondo Ford Trophy grazie ai 21,1 punti di media – e con il miglior offensive rating della lega. La nota dolente è l’incertezza su Mathias Lessort, ancora alle prese con la frattura di perone rimediata a dicembre; Ataman garantisce rimbalzi con Omer Yurtseven ma perde intimidazione interna. Dall’altra parte l’Efes di coach Banchi ha chiuso la regular season con otto vittorie di fila, ritrovando la brillantezza di Shane Larkin e la versatilità di Elijah Bryant in un sistema che corre, apre il campo e vive sul pick‑and‑pop con Willis. Chiave tattica: contenere il ritmo indiavolato di Larkin nei primi cinque secondi dell’azione; con il pubblico dell’OAKA a spingere, il Pana proverà a far valere la profondità (Grant‑Sloukas a gestire i finali).
AS Monaco – FC Barcelona: Da quando Vassilis Spanoulis siede in panchina (fine novembre) il Roca Team è tornato una macchina da corsa: Mike James (15,8 pt) dirige, Alpha Diallo spinge la transizione e Daniel Theis ha dato chili sotto canestro. Il Barça ha pagato a caro prezzo la rottura del crociato di Laprovittola e un’interminabile emergenza. Kevin Punter, recuperato dalla spalla, e Jabari Parker portano talento puro, ma le rotazioni sono corte e Penarroya deve spesso abbassare il quintetto. Chiave tattica: come il Barça gestirà i cambi difensivi su James nei finali tirati; l’assenza di un vero play di riserva può pesare.
Olympiacos – Real Madrid: I greci hanno chiuso al primo posto trascinati da un Sasha Vezenkov da 20,2 punti e 24,5 di PIR, premiato nel First Team. Thomas Walkup è sulla via del rientro, Milutinov è di nuovo in rotazione: difesa top e attacco che vive sul movimento senza palla di Vezenkov. Il Real si è guadagnato i playoff schiantando il Bayern 93‑71 nel Play‑In, con Mario Hezonja (19 punti 7rimbalzi ) in grande spolvero; Campazzo però non è ancora al 100 % e l’inerzia a rimbalzo dipende molto da Tavares. Chiave tattica: se Real riuscirà a correre dopo rimbalzo difensivo, potrà rubare almeno una gara; ma nei possessi a metà campo l’efficienza greca farà la differenza.
Prepariamoci: il cammino verso Abu Dhabi promette serate da brividi e (forse) qualche sorpresa.