Lega A - Fortitudo Bologna, Pavani "Adesso salvezza e consolidamento"
3789 giorni dopo la dolorosa retrocessione, la Fortitudo Bologna rientra dalla porta principale nuovamente in Serie A. Tanto merito va indubbiamente al presidente Christian Pavani, che è stato intervistato da Luca Aquino sulla Gazzetta dello Sport Bologna. Ecco alcuni passaggi.
Difficoltà ed errori. Eravamo tutti vergini di questo mondo e abbiamo pagato il noviziato. Il primo anno, la sconfitta nei playoff di DNB con Cento fu un fallimento enorme perché non volevamo deludere i nostri tifosi che ci seguivano dappertutto. Poi, con l'avvento di coach Boniciolli, c'è stato un cambio di passo e di scenario, la società ha cominciato a organizzarsi e si è arrivati alla promozione. Dagli errori si impara.
Presidente della risalita. Lavorare per la Fortitudo è la cosa più bella del mondo. Vivi emozioni uniche e hai una responsabilità enorme nei confronti di questo popolo. La promozione ci ha ripagato di tanti sacrifici e bocconi amari, ora l'obiettivo stagionale è consolidarci in A attraverso la salvezza e magari sognare, ma con i piedi ancorati a terra.
Derby. Per la città e per il movimento è una partita pazzesca, ma bisogna essere bravi a non cadere nella schizofrenia da derby. Il nostro campionato non si riduce solo a quella sfida, è un passaggio importante ma bisogna restare lucidi. Non è una partita come le altre, ma dobbiamo fare in modo che lo diventi.
Aradori... I giocatori di talento mi fanno impazzire, fin dai tempi del calcio. Per fare degli esempi, Del Piero è un giocatore che mi è sempre piaciuto, così come Cassano. Il basket deve iniziare a valorizzarsi attraverso i giocatori di talento, come ha fatto la Virtus prendendo Teodosic. Pietro è un grande professionista che al momento giusto della maturità: somiglia più a Del Piero che a Cassano.
... e Sims. Henry ha fatto una roba in stile Fortitudo. Può succedere solo a noi.