Napoli insegue una vittoria che potrebbe rivelarsi inutile per la salvezza

02.03.2025 10:40 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Napoli insegue una vittoria che potrebbe rivelarsi inutile per la salvezza

Alle 12:00 di domenica 2 marzo, per la ventesima giornata di campionato, si gioca alla Fruit Village Arena un delicato scontro salvezza tra Napoli e Pistoia. Delle disavventure dei toscani siamo perfettamente a conoscenza, mentre la squadra di Giorgio Valli è chiamata a prendere la sfida con la serietà più totale visto che in queste condizioni di disparità la vittoria è d'obbligo. Vittoria che, attenzione, potrebbe rivelarsi inutile se la Estra non dovesse concludere il campionato in corso. In questo caso quei due punti non varrebbero nulla, come i quattro che hanno già rimediato tra andata e ritorno Scafati e Treviso (link). Questa vicenda mette in discussione il profondo lavoro sulla credibilità fatto dalla LBA di Gandini in questi anni, proprio nel momento in cui si sta per andare a discutere il nuovo contratto di distribuzione con i media il cui valore commerciale è una scommessa da vincere nel momento in cui si affacciano grandi investitori internazionali e concetti come tradizione, storia e palmarès rischiano di diventare inutili orpelli davanti all'avanzata della calcistizzazione della pallacanestro europea. 

Emblematico che questa situazione si prospetti oggi a Napoli, piazza che nella stagione 2009-2010 vide consumarsi una delle più brutte pagine della serie A con la Martos di Gaetano Papalia benedetta dal presidente del CONI Gianni Petrucci e dall'allora presidente FIP Dino Meneghin. Papalia spostò la sede del club da Rieti a Napoli, cominciò il campionato con penalizzazioni a seguito di inadempienze, visse la fuga dei giocatori, soprattutto quelli stranieri, tentò la carta di schierare gli Under 19 prima di essere fermato. Emblematico che anche oggi possa succedere un fatto del genere, e su questo torniamo a puntare il dito contro la FIP per i manchevoli controlli che evidentemente la Com.Te.C. continua a produrre nonostante ci sbatta continuamente il muso - e non rifacciamo ancora una volta l'elenco delle inadempienze e dei mancati controlli - e contro i proprietari delle squadre attualmente in serie A che rifuggono dall'accettare quei requisiti base (che hanno fatto della ACB, per fare un esempio, il primo campionato per club di pallacanestro in Europa) di cui Gandini ha parlato più volte ma che nessuno sembra voler prendere sul serio.