A2 - Nardò in visita alla JuVi Cremona, spareggio salvezza

A2 - Nardò in visita alla JuVi Cremona, spareggio salvezza

Senza inutili giri di parole, a Cremona il Toro si gioca il primo "spareggio" della corsa salvezza in questa regular season di A2. La Juvi Ferraroni Cremona 1952, infatti, è una delle sette squadre che sgomitano in coda alla classifica per evitare di scivolare al piano di sotto (le botole per la B sono tre, una è l'ultimo posto, le altre due si apriranno con i playout). 20 punti nel sacco, frutto di 10 vittorie e 18 sconfitte, una media di 79.7 punti all'attivo e 82.5 al passivo, un avvio di stagione folgorante, poi il rientro graduale nella dimensione di una squadra costruita per la permanenza e per consolidarsi nella categoria. Soprattutto le ultime settimane non sono state indimenticabili per gli oroamaranto, visto che dopo aver battuto Cento in casa, hanno perso con Piacenza in trasferta e due volte consecutive sul parquet amico con Verona e Milano.

In più, nella città del violino è nato un caso con Ivan Almeida, la guardia di Capo Verde con cittadinanza portoghese arrivata a gennaio da Brindisi per sostituire Isiah Brown (che ha fatto il tragitto inverso). Il giocatore non è sceso in campo nel match con Milano per una scelta di Luca Bechi, a cui non sono piaciuti alcuni suoi atteggiamenti. Il coach ha parlato di "rispetto per la maglia" e di "gente che tiene al progetto", impossibile sapere se la crisi potrà rientrare o meno.

La Juvi è una compagine forse senza un campionissimo da copertina, ma che si distingue per tenacia e intensità. Rispetto allo scorso anno, ha cambiato molto. La squadra che ha raggiunto i playoff (perdendo con Udine ai quarti di finale) sostanzialmente non c'è più. L'unico superstite è l'ottimo Lorenzo Tortù, ala d'esperienza e di grande rendimento (ma è alle prese con un infortunio, si parla di uno stop di qualche settimana), a lui il club ha affiancato l'ex Verona Federico Massone e l'ex Vigevano Gianmarco Bertetti. Con Brown a Brindisi e Almeida dietro alla lavagna, l'uomo più pericoloso è senza dubbio il dominicano Eddy Polanco, che ha fatto molto bene nella A2 spagnola e che quest'anno ha una media sin qui di 16 punti a partita. Sotto canestro si alternano Simone Barbante e Alessandro Morgillo. Gli altri componenti del roster sono Yannick Giombini, Alfonso Zampogna e soprattutto Andrea La Torre, grande ex di giornata, per lui tre anni a Nardò, l'ultimo dei quali da capitano. Il condottiero in panchina è, come detto, Luca Bechi, uno che ha attraversato l'Italia cestistica e che punta su una dottrina fatta di lotta e di ferocia, oltre che ovviamente di talento.

Il punto di vista granata alla vigilia è di Gabriele Castellitto. "Cremona - evidenzia l'assistant coach - è una squadra che ha cambiato assetto rispetto al girone d'andata. È arrivato D'Almeida, che dà una fisicità ancora maggiore al team di coach Bechi che vanta già al suo interno atleti importanti come Morgillo, Barbante e Giombini. Hanno perso di recente Tortù per infortunio, ma nonostante questo stanno lottando ogni partita fino all'ultimo possesso. Polanco è il loro top scorer, giocatore capace di innescarsi e rompere le partite, coadiuvato dall'estro di Massone e Bertetti. Noi veniamo da una partita importante a Forlì, non solo per la vittoria, ma perché questa squadra ha dimostrato di essere viva e soprattutto di non mollare un centimetro per raggiungere la salvezza. Stiamo lavorando nel modo corretto e soprattutto l'infermeria si sta via via svuotando. Mercoledì abbiamo visto quanto sia importante l'impatto dei rientranti Nikolic e Iannuzzi, sebbene abbiano giocato poco. Andiamo a Cremona con la consapevolezza di poter vincere e con la voglia di tornare a casa con un'altra vittoria".

In casa neretina sono giorni di ritrovata serenità. Il colpo di Forlì ha dato fiducia e due punti, forse insperati, in classifica. HDL ha beneficiato dei rientri di Nikolic e Iannuzzi, che nonostante i pochi minuti giocati hanno consentito a Mecacci di avere due rotazioni in più, oltre a muscoli e centimetri. A Cremona quasi certamente sarà ancora indisponibile Giuri, oltre al lungodegente Woodson. Ci sarà, invece, Giordano Pagani, sostanziale il suo apporto nella sfida in Romagna. "Con il rientro di alcuni giocatori - dice il centro di Busto Arsizio - riusciamo ad allenarci meglio. La squadra gira bene, riusciamo a giocare insieme e a cercarci in campo, in più la difesa sta diventando molto solida. A Cremona dobbiamo arrivare mentalmente pronti a combattere, perché sicuramente è quello che faranno i nostri avversari". 

All'andata, terza giornata di campionato, Cremona giunse a Lecce con il vento in poppa di due vittorie consecutive e passò con merito (72-97), scoprendo tutti i limiti di una squadra granata molto diversa da quella attuale. Il match fu più o meno in equilibrio sino al terzo quarto, poi i lombardi dilagarono infliggendo a Nardò una delle sconfitte più larghe della stagione. Nel frattempo, sono cambiate molte cose sia su una sponda che sull'altra. Juvi Ferraroni Cremona 1952-Hdl Nardò Basket si gioca domenica 2 marzo al Palaradi di Cremona. Palla a due alle ore 18. Gli arbitri designati per il match sono Mattia Eugenio Martellosio di Milano, Alberto Morassutti di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) e Pasquale Pecorella di Trani (Bat).