LBA - Wendell Alexis gioisce della Trapani Shark e manda un messaggio a Antonini

LBA - Wendell Alexis gioisce della Trapani Shark e manda un messaggio a Antonini
© foto di ciamillo

Nell'unica stagione in cui una squadra di Trapani ha giocato nella serie A di pallacanestro, 32 anni fa, c'era anche l'americano Wendell Alexis. La notizia della promozione alla massima serie dello Shark è arrivata anche negli States, e Salvo Cataldo, per livesicilia.it, ha realizzato una bella intervista all'americano di Brooklyn che in carriera, dopo una Coppa Korac vinta con il Real Madrid, ha giocato in Italia a Livorno (finale scudetto contro l'Olimpia Milano) e Mens Sana Siena prima di approdare in Sicilia. Un estratto delle sue parole, mentre l'intervista integrale si può leggere qui.

Quel Trapani e Wendell Alexis sono rimasti nella mente e nel cuore dei trapanesi. Mannella, Cassì, Tosi, Piazza, Zucchi, Hurt, Martin e Castellazzi erano il cuore di quel Trapani che centrò la promozione in A1. Quando arrivai sapevo quanto fossero determinati e tenaci, quanto l’allenatore della promozione, Gianfranco Benvenuti. Non ho mai giocato in una squadra allenata da lui ma sapevo quanto fosse ‘tosto’, proprio come il mio coach dei tempi di Siena Dado Lombardi. Quell’anno di A1 fu duro: capimmo che arrivare nel massimo campionato è difficile ma restarci è lo è ancora di più. Era l’anno dello squadrone Messaggero, con Mahorn e Radja, ma noi riuscimmo a batterli sia all’andata che al ritorno dimostrando che una squadra vale di più dei soldi spesi”.

Trapani Shark: che consiglio si sente di dare al presidente Antonini che sta investendo tanto? Pensare a lungo termine. Bisogna lavorare per rendere un progetto sostenibile nel tempo e non a breve termine. Bisogna coinvolgere i giocatori più rappresentativi del club e puntare anche su allenatori che valorizzino i giovani, su cui bisogna investire. Serve inoltre coinvolgere persone legate al basket, ottenendo il sostegno delle istituzioni e non soltanto del tessuto imprenditoriale ma dell’intera comunità trapanese. Trapani deve diventare ‘la squadra della Sicilia’ e deve riuscire ad esportare la cultura di quel territorio. Quando la gente penserà al Trapani Basket, dovrà tenere a mente tre cose: talento, abilità e tenacia”.