"La via di fuga", Francesco Rivano: "Parlo dello sport come riscatto"
In esclusiva su PianetaBasket, abbiamo chiacchierato con Francesco Rivano sul suo nuovo libro dal titolo “La via di fuga”.
Il significato del libro - “Ho deciso di mettere in luce lo sport ed in questo caso, la pallacanestro non solo come divertimento, ma come riscatto e salvezza. Non sono quindi dal punto di vista sportivo, ma anche da quello umano e morale.”
L’incipit - “Volevo descrivere la palla in tutta la sua bellezza, come quando ci si innamora di una donna. Ed è cosi che Sam (protagonista del libro) vede per la prima volta la palla e si innamora della pallacanestro.”
L’approccio di Francesco Rivano alla pallacanestro - “Ho sempre praticato sport. Giocavo a calcio, ma un pomeriggio per caso ho guardato una partita di NBA (Lakers vs Philadelphia 76ers) con Federico Buffa al commento e il “duello” sul parquet tra Kobe Bryant e Allen Iverson. Da quel momento è nata la mia passione per la pallacanestro”
La narrazione - “Preferisco parlare sempre in prima persona perchè esprimo più facilmente le emozioni. Inoltre, il lettore può immedesimarsi ed emozionarsi all’interno della lettura.”
Il professor James e l’amicizia con Drew - “Ovviamente il riferimento è quello al professor Naimsmith che all’interno del libro avrà un ruolo importante così come Drew con cui stringerà una forte di amicizia e sarà lo stesso Drew a dire a Sam che il basket può essere la via di fuga.”
Il 3vs3 a Carloforte - “Non avevo mai giocato a pallacanestro. Mi incuriosiva la cosa ed allora ho scritto a Maurizio Aste (uno degli organizzatori del torneo) di poter giocare e lui mi disse di non preoccuparmi. Quando iniziò il torneo mi disse ero stato inserito in una squadra con altre persone che si erano scritte singolarmente. Tra questi c’era Angelo che viene citato nel libro e con il quale è nata una bellissima amicizia, così come con altri. Questo ti fa capire che non è importante fare successo, ma la cosa più bella nello sport è quell di fare nuove conoscenze. Per me è il 3vs3 è una valvola di sfogo.”
Da “Ricordi al canestro” a “La via di fuga” - “Ricordi al canestro” è un libro dove ci sono dati statistici, dove ci sono molte storie e molti personaggi. Invece, qui volevo coinvolgere non solo un pubblico legato al mondo della pallacanestro, ma far avvicinare tutti a questo mondo.”
La “Via di fuga” di Francesco Rivano” - “Kobe è stato il mio idolo. Quando l’ho visto per la prima volta mi sono innamorato del suo gioco e nel libro ho deciso che fosse un punto di riferimento per Sam.”
La “Via di fuga” di Carloforte - “Dico Piazza della Repubblica come via di fuga (ride ndr), lo definisco un vero e proprio punto d’incontro. Piazza della Repubblica è il luogo dove si disputa il torneo 3vs3. Carloforte come tanti altri posti può grazie a questi eventi può far emergere nuovi campioni.”
Francesco Rivano nasce nel 1980 nel profondo Sud Sardegna e cresce a Carloforte, unico centro abitato dell'Isola di San Pietro. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Cagliari, fa ritorno nell'amata isola dove vive, lavora e coltiva la grande passione per la scrittura. Circondato dal mare e affascinato dallo sport è stato travolto improvvisamente dall'amore per il basket. Ha collaborato come redattore con alcune riviste on line che si occupano principalmente di basket NBA, esperienza che lo ha portato a maturare le competenze per redigere e pubblicare la sua prima opera: "Ricordi al canestro" legato alla storia del Basket. E da pochi giorni ha pubblicato la sua seconda, dal titolo "La via di fuga" Link per l'acquisto del libro.