Elezioni CR Lazio: parla il candidato Giovanni Tassi

Abbiamo rivolto le stesse domande ai due candidati che si sfideranno domenica 29 settembre. Ecco le risposte dell'outisider

Quando e perchè è nata l'idea di candidarsi?

L’idea nasce circa un anno e mezzo fa, dietro richiesta di alcuni dirigenti di società, che ritenevano io fossi la persona giusta per questo ruolo, in contrapposizione con l’attuale responsabile; la causa era, fin da allora, una insoddisfazione per la conduzione di vari aspetti”.

Quale sarà nel concreto la prima cosa che farà se dovesse essere eletto?

La prima cosa da fare sarà ridare impulso e fiducia nel settore più importante, quello del minibasket e del basket giovanile, vere fondamenta dello sport, realizzando un accordo con i responsabili regionali del mondo scolastico, per poter riprendere quell’attività che negli anni passati ci aveva consentito di lavorare su un gran numero di giovani, cosa che, dati alla mano, è scesa in modo preoccupante”.

Quale è il difetto peggiore se ce ne è uno, nel basket regionale del Lazio?

Mia opinione personale, la mancanza di programmazione; si pensa solo al quotidiano (annuale), e non si ragiona a medio/lungo termine”.

Minibasket e femminile: cosa fare in concreto da subito per recuperare terreno?

Come detto sopra, tornare nelle scuole, lavorare come fu fatto ormai tanti anni fa, ma che portò a risultati più che positivi, avere voglia di lavorare per aprire la strada alle società”.

Il rapporto arbitri-allenatori- società: per quello che riguarda le questioni regionali come affrontarlo?

Con una rettifica rispetto a ciò che tutti vedono! Ristrutturare il settore arbitrale, seguire con maggior frequenza gli arbitri tutti, dagli esordienti ( che dovranno essere curati maggiormente), a quelli che sono presenti da anni; dovranno essere aggiornati continuamente e resi sereni nelle scelte che faranno in campo”.

Il sogno nel cassetto di Giovanni Tassi se presidente?

“Il mio desiderio, neanche tanto utopistico, dato che il Comitato Regionale rappresenta società, quindi squadre, è quello di far sì che si possa lavorare serenamente, tutti insieme, partecipando reciprocamente per migliorare tutti insieme, con il solo scopo di riportare il nostro bellissimo sport, nel posto che merita, in alto”.