Scontri Trieste-Varese, "ultras scarcerati dal gip ma lontani dal basket"
La Prealpina torna sugli scontri dopo la partita di domenica scorsa tra Pallacanestro Trieste e Openjobmetis Varese che ha portato a sei arresti. Di questi, quattro sono i tifosi lombardi che ieri mattina hanno parlato nel corso dell'udienza tutti i difesi dall'avvocato Marco Bianchi, sostituito in aula dal collega Marco Natola. I quattro hanno raccontato la dinamica degli episodi e hanno "sostenuto di non aver commesso alcun gesto violento. Quanto raccolto a loro carico dal pubblico ministero Maria Claudia Contini, grazie al lavoro degli uffici della Digos di Varese e Trieste, deve aver però convinto il giudice che la "lettura" iniziale degli eventi non fosse scorretta". Infatti nel pomeriggio è stato disposto la fine degli arresti domiciliari e la sola misura cautelare della "presentazione alla polizia giudiziaria tre giorni alla settimana e anche nei giorni delle partite della Pallacanestro Varese, così come richiesto dalla Procura".
I quattro avrebbero dichiarato che domenica si erano allontanati dal palazzetto a fine partita, salvo poi tornare indietro "perché sarebbero stati preoccupati per l'incolumità di altri tifosi della Pallacanestro Varese rimasti sul posto, e questo perché intorno alla struttura c'era tensione. Una volta tornati al palazzetto, i quattro ultras non avrebbero comunque aggredito nessuno e si sono quindi dichiarati totalmente estranei al ferimento di due tifosi triestini e di una poliziotta", aggiunge La Prealpina.