Under 19: se tutti i MALI vengono per nuocere
Se di quello che succede nel mondo della pallacanestro dovessimo scrivere soltanto le cose belle che fanno piacere, invece di comunicazione faremmo apologia di regime con una collezione di panegirici rivoltanti, e francamente noiosi, per cui chiederci: che scriviamo a far che? E saremmo anche poco interessanti e men che mai appropriati.
D'altra parte non ci aiuta la titolazione dell'Editoriale che per una scelta grafica - che non possiamo cambiare ovvio - è tutta in maiuscolo. Il titolo esatto infatti sarebbe "Under 19: se tutti i MALI vengono per nuocere". Che metterebbe in risalto il gioco di parole e metterebbe anche il dito nella piaga.
Il mondiale Under 19 è andato in archivio con la vittoria dei giovanotti palestrati USA. C'è anche un resoconto su pianetabasket.com (qui). Ma l'avversaria di turno è stata l'orgoglio dell'Africa, quella Nazionale del MALI che alla fine del primo tempo teneva botta agli inventori della pallacanestro sul 42-40.
Il 2,04 Abdoul Karim Coulibaly e la shooting guard Hassan Drame (17 punti a testa) hanno costretto a un duro rimbrotto negli spogliatoi all'intervallo il coach statunitense Bruce Brett Weber. I vari Cade Cunningham (21p+7r+7as) e Jalen Suggs (15p+5r+2as) sono rientrati in campo per confezionare subito il break 12-0 per rimettere tutto in ordine, come risultato finale 93-79 e classifica delle 16 squadre ammesse alla fase finale di Heraklion, in Grecia, confermano:
Classifica finale 2019 Coppa del mondo di pallacanestro FIBA U19
1. Stati Uniti
2. Mali
3. Francia
4. Lituania
5. Russia
6. Porto Rico
7. Serbia
8. Canada
9. Australia
10. Grecia
11. Argentina
12. Lettonia
13. Nuova Zelanda
14. Filippine
15. Senegal
16. Cina
No, non c'è errore. L'Italia non c'era, e questo può accadere. Ma la lista dei paesi che ci sono passati avanti nel ranking mondiale è troppo lunga nonostante gli inutili, miracolosi (quanto costosi) tentativi di rianimare la pallacanestro giovanile - ultimo quell'ennesimo ritorno di Bogdan Tanjevic che sembra avesse poco da dire visto come sono finite le cose da qualunque punto di vista si guardino. Guardarsi in giro, chiedere, trovare qualche mente fresca che abbia una prospettiva diversa da cui guardare il mondo no, non sarebbe il caso andare a cercarla.