Perché lo sport alimenta l'autostima femminile
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Per spiegare le sue scelte di marketing in favore di una sponsorizzazione del calcio femminile in un lungo articolo che appare oggi su Il Sole 24 Ore a firma T.Pi., Adrian Farina, Head of Marketing Visa Europe afferma che "Diversi studi dimostrano che nell' 80% dei casi le donne che arrivano in posizioni di leadership nel mondo del lavoro hanno avuto alle spalle una carriera sportiva di alto livello. Significa che esiste una correlazione tra i due aspetti e quindi Io sport è in grado di ridurre il gap della presenza femminile nelle posizioni apicali nella politica, nelle aziende e nei media."
Sulla visibilità dello sport femminile, e in particolare quello degli sport di squadra, Farina fa delle considerazioni sul calcio che ci sembrano assolutamente condivisibili anche per le cestiste: "Ci siamo resi conto che il calcio delle donne è vittima di un circolo vizioso. C'è il luogo comune che non sia interessante, quindi non ha visibilità, le giovani che si avvicinano non riconoscono role model a cui ispirarsi, le calciatrici non hanno notorietà e di conseguenza le loro carriere non sono economicamente convenienti. II nostro ruolo è quello di rompere questo circolo vizioso per dare al calcio femminile e alle sue protagoniste la visibilità che meritano". Cercasi un progetto anche fotocopia per la pallacanestro italiana: sarebbe già tantissimo!