Ci vuole una reale partecipazione dei soci per riconoscere le agevolazione ad una ASD

Ci vuole una reale partecipazione dei soci per riconoscere le agevolazione ad una ASD

Le agevolazioni fiscali a favore delle associazioni sportive dilettantistiche si applicano a condizione che, nello svolgimento della vita associativa, l’ente rispetti i principi di democraticità e svolga attività senza fine di lucro. Questo principio è stato ribadito dalla Corte di cassazione con l’ordinanza n. 5883 del 5 marzo 2025. Secondo la Corte di cassazione, in pratica, i vantaggi fiscali previsti per le associazioni sportive dilettantistiche non possono dipendere dalla semplice osservanza di parametri formali quali, ad esempio, l’iscrizione al Coni. È, invece, necessario, valutare nel concreto l’attività effettivamente svolta dall’ente: "i benefici fiscali in esame presuppongono che le clausole dello statuto dell’ente siano conformi ai principi che devono ispirare la vita associativa di questa tipologia di enti, con particolare riferimento ai principi di partecipazione alla vita associativa e democraticità."
Link per l'intera ordinanza della Corte di cassazione e la vicenda processuale che l'ha generata.