NBA - Sixers: i tiri liberi, l'altro cruccio di Ben Simmons
Per diventare una squadra da titolo occorre che i suoi migliori giocatori possano offrire prestazioni da titolo. Anche se a parole non sembra crucciarsene troppo, Ben Simmons deve lavorare sul tiro da tre punti, dove in ogni partita viene sfidato dal marcatore avversario perchè non ha ancora segnato un solo canestro dietro l'arco in carriera. E pare che il playmaker si sia allenato in questa estate.
Ma i Sixers hanno bisogno di più, dall'australiano. L'ex allenatore Stan Van Gundy, ora consulente e officiante alla NBA TV a settembre, ha sottolineato ciò che crede sia l'altra grande preoccupazione nel gioco di Ben Simmons: i tiri liberi, settore in cui ha finora totalizzato un triste 58,3%.
A Charles Curtis di USA Today, Van Gundy ha spiegato che "Invece di sparare triple, sarebbe un progresso migliorare i suoi tiri liberi. Alla fine delle partite punto-a-punto e nei playoff, sembra sempre abbastanza riluttante ad attaccare il cerchio per paura di ricevere un fallo. Se realizzasse i suoi liberi, anche senza aggiungere ancora il tiro da 3 punti nel suo arsenale, avrà fatto grandi progressi nel suo gioco."
Tra i playmaker della NBA che giocano regolarmente, solo Austin Rivers (52,6% la scorsa stagione) e Lonzo Ball (41,7%) hanno fatto peggio durante l'ultima stagione. Ben Simmons ha anche un enorme margine di progresso.
Il benchmark in questo momento è Stephen Curry, che ha segnato il 91,6% nella stagione regolare e il 94,3% nei playoff.