Olimpia Milano - Virtus Bologna: 1-0 nelle LBA Finals "giorno della marmotta"

10.06.2023 13:35 di  Paolo Corio  Twitter:    vedi letture
Olimpia Milano - Virtus Bologna: 1-0 nelle LBA Finals "giorno della marmotta"
© foto di Savino Paolella

Olimpia Milano contro Virtus Bologna atto terzo, gara 1: biancorossi che vanno sull’1-0 (92-82) e partita che per l’equilibrio dei primi tre quarti ribadisce il pronostico di una serie in altalena.

Le due squadre più ricche, quindi anche più attrezzate, e probabilmente anche le meglio allenate del Campionato si ritrovano l’una contro l’altra per l’ennesima volta in quelle che sono diventate LBA Finals “giorno della marmotta” (e che continueranno a esserlo, salvo poco probabili future sorprese nel nostro basket). Quell’impressione di “giorno della marmotta” non la dà solo il Forum “sold out”, tutto rosso con quella grande macchia nera nell’angolo prossimo alla panchina della Virtus, ma anche la comparsa in scena dei protagonisti: perché l’iniziale 10-0 per Bologna vede Belinelli assoluto dominatore (12 dei suoi 19 punti nella prima parte del match) e il rientro con sorpasso a fine quarto di Milano ha invece il suo alfiere in Datome (al pari del “Beli” veterano della sfida, perché presente dall’edizione 2021). E poi, nella seconda frazione, dopo qualche iniziale errore in regia ecco arrivare le triple e gli assist di Teodosic (alla fine 15 punti e 5 passaggi vincenti), già Mvp della Finale 2021 e determinante nel propiziare il 44-36 per la Virtus all’intervallo.

Qualcuno di nuovo nel cast? Confinati in un secondo settore-stampa dall’ottima visuale ma dove non arrivano i fogli delle statistiche (forse faranno meglio in gara 2, forse sarà solo una voce in più nella lista delle ormai perdute premure), tra taccuino e smartphone registriamo durante la pausa solo due novità ed entrambe sul fronte Olimpia: i canestri  di un Napier (13 su 22 finali nella prima parte) però limitato dal terzo fallo fischiatogli già al 16’ e fino a quel momento lontano dal ruolo di trascinatore per cui è stato chiamato a Milano; l’importanza dei cm e kg di Voigtmann (10 punti, 5 rimbalzi in 24’, con una non casuale partenza nello starting-five) in una situazione in cui la sua squadra accusa un gap fisico più o meno evidente in tutte le posizioni.

Alla ripresa del gioco, il copione del “giorno della marmotta” non può non prevedere l’innalzamento della difesa dell’Olimpia Milano, secondo più che prevedibile richiesta di coach Messina. E come sempre nel basket la maggiore intensità da questa parte del campo si riflette positivamente nell’altra, con l’attacco delle Scarpette Rosse che vede i migliori minuti  dell’esordiente alla LBA Finals Billy Baron (10 punti, 3 assist) e la crescita progressiva di Hall (15 punti, 5 assist), che non è certo un volto nuovo della sfida, ma che riesce finalmente ad assumere la sua faccia migliore, quella vista non molte volte in stagione. Mentre Napier cambia marcia e prende in mano tanto la squadra quanto il pubblico, invitando platealmente il Forum a esplodere dopo il tap-in di Melli del 75-69 che mette l’inerzia nelle mani dell’Olimpia insieme con la successiva tripla di Shields (13 in 33’ soprattutto difensivi), altra figura imprescindibile di queste LBA Finals “giorno della marmotta” dall’alto del suo titolo di Mvp di quelle 2022.

Sul fronte Virtus Bologna, invece, il mix tra vecchi e nuovi protagonisti non riesce ad avere lo stesso effetto: tra i primi, 5 punti e 6 assist in 23’ per Hackett, “virgola” e 3 palle perse in 17’ per Pajola, 9 punti in 17’ per Cordinier, 2 punti e 3 rimbalzi per Jaiteh in 10', 16 punti e 6 rimbalzi per Shengelia, migliore dei suoi con Belinelli, ma che dopo l'intervallo non riesce a impattare sul match come all'inizio; tra i secondi, 6 punti per Mickey, 10 ma con un impatto a sprazzi per Ojeleye, nessun punto con una sola conclusione in 18’ per Abass, che consideriamo “nuovo” della contesa dopo la sfortunatissima scorsa stagione. E anche la difesa impostata da coach Scariolo ha un esito diverso nell’ultimo quarto, quello decisivo per il 29-18 di Milano, perché le variazioni dei quintetti (anche per problemi di falli) non riescono sempre a garantire la stessa intensità difensiva tanto sul perimetro quanto nel colorato.

Domenica (ore 18) è comunque già tempo di una nuova replica e chi riuscisse a spezzare l’incantesimo del “giorno della marmotta”, per un’invenzione dello staff tecnico o per l’inattesa esplosione di qualche nuovo protagonista, potrebbe ritrovarsi a festeggiare. A fine partita come alla fine di una serie che - come scritto in apertura - non si preannuncia comunque di breve durata. (Paolo Corio)