Giorgio Armani operations: revocata in anticipo l'amministrazione giudiziaria
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In un comunicato ufficiale, il gruppo Giorgio Armani ha annunciato che i giudici hanno deciso di revocare la misura di prevenzione imposta il 3 aprile 2024, nell'ambito di un'indagine della Procura sulla catena produttiva della società. Né Giorgio Armani operations né il gruppo Armani sono mai stati indagati. Le indagini hanno rivelato che per la produzione di borse, cinture e articoli di pelletteria, la società si era affidata a due aziende appaltatrici, le quali a loro volta avevano subappaltato il lavoro a quattro opifici abusivi gestiti da titolari cinesi, indagati per caporalato.
"Giorgio Armani operations accoglie con soddisfazione il pronunciamento del Tribunale di Milano che ha disposto la revoca dell'amministrazione giudiziaria applicata alla società dallo scorso aprile. La revoca è giunta dunque in anticipo rispetto al termine di un anno inizialmente previsto. La misura preventiva era stata decisa a causa dei comportamenti di due tra i numerosi fornitori impiegati dalla società i quali, oltre a violare il codice etico dell'azienda, hanno tradito i valori fondanti del gruppo Armani, che non ha mai perseguito il profitto fine a se stesso e non ha mai derogato al rispetto dei lavoratori e dei consumatori", ha precisato il gruppo. "La società era già dotata di uno strutturato e collaudato sistema di controlli e tutela della propria filiera. Grazie al lavoro fatto in questi mesi è stato accelerato un processo di miglioramenti che fanno di Giorgio Armani operations un modello di riferimento per la categoria."