Decreto crescita: non prorogato il bonus sportivo nel Milleproroghe

Decreto crescita: non prorogato il bonus sportivo nel Milleproroghe
© foto di SAVINO PAOLELLA

È saltata nel decreto Milleproroghe in approvazione dal governo Meloni quella relativa al cosiddetto «Decreto crescita» che avrebbe prolungato le agevolazioni e gli sconti fiscali per gli sportivi, a partire dai calciatori, in arrivo dall’estero. Una proroga di un provvedimento datato giugno 2019 che aveva certamente facilitato a quel tempo gli arrivi di Messina e Melli a Milano, solo per fare un esempio, ma che ha permesso di alzare il livello qualitativo delle competizioni nel calcio come nel basket.

«Sarebbe un provvedimento immorale» ha tuonato Matteo Salvini, sostenendo di essere pronto a non partecipare al voto per non mettere in imbarazzo l’esecutivo. Per cui il provvedimento è stato accantonato per non andare allo scontro dentro il governo. Ovviamente è stato della serie A di calcio il commento più duro contro la mancata proroga, che a suo tempo aveva restituito competitività alle squadre italiane su le altre europee, già destinatarie di analoghi provvedimenti facilitativi nei rispettivi paesi negli anni precedenti (Spagna su tutti).

«Stupore e preoccupazione per le indiscrezioni relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi» sono le parole di una nota della Lega serie A. «Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito — prosegue la nota —. La mancata proroga produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l'erario».