- Andrea Menozzi commenta le novità della IBSA Next Gen Cup

Torniamo a commentare, delle partite della prima fase della IBSA Next Gen Cup, l'ormai tradizionale torneo Under 19 che coinvolge tutte le 16 squadre della serie A, giocata a Varese le variazione alle regole attuali della pallacanestro che sono state applicate per provare novità, anche con uno spruzzo di ritorno all'antico. Andrea Menozzi, coach e responsabile del settore giovanile della Pallacanestro Reggiana, ne è stato direttamente coinvolto in campo. 

La rimessa veloce (A seguito di una violazione nella metà campo difensiva gli arbitri non dovranno consegnare la palla alla squadra che ha diritto alla rimessa in campo). "Secondo me è una cosa che a livello giovanile può essere interessante e ha avuto buoni riscontri. Chiaramente i ragazzi non sono abituati per adesso, non puoi allenare le rimesse veloci al momento non essendo un'abitudine consolidata. Ma a livello giovanile è una cosa che può essere tenuta in considerazione. Per gli adulti non so. Era stato fatto per mettere ordine nella gestione della rimessa. Non è solo questione di quando fai la rimessa ma anche da dove la fai. A livello senior, per come si sta indirizzando il gioco, temo che potrebbe essere una cosa che potrebbe generare più discussioni che altro. Perché non rimetti dalla posizione giusta e magari l'arbitro deve fermare il gioco. Quindi quello che cerchi di ottenere magari ti porta l'effetto contrario".

Eliminare la regola del possesso alternato (Viene eliminata la regola del possesso alternato, prevedendo che ogni palla contesa sia amministrata con un salto a due). "Abituati al possesso alternato, che non è comunque una regola perfetta, la sensazione di dover fare una palla a due durante la partita è una scocciatura. Un'inutile rallentamento del gioco. Abituati così, la sensazione vivendo la partita è stata 'che noia'. Fermarsi, andare attorno al cerchio, fare la palla a due... Una sensazione di perdita di tempo, sensazione contraria rispetto a quella di fare la rimessa senza che l'arbitro tocchi la palla".

Bonus falli squadra (Il bonus viene alzato dopo il quinto fallo di squadra. Dal sesto fallo in poi alla squadra che avrà subito il fallo, se non in azione di tiro, verrà assegnato un punto e concesso un tiro libero). "Non mi sembra una cosa sconvolgente che cambi tanto le cose. L'annotazione che mi sento di fare è che nel momento in cui tu in bonus dai un punto e un tiro libero, e mantieni invece i due o tre liberi sul fallo di tiro, diventa secondo me un po' iniquo. Perché hai più vantaggi se subisci fallo non sul tiro, quindi a metà campo, che sul tiro. Apprezzo l'intenzione, a quel punto nell'ottica di diminuire i tempi morti, anche lì giocando e vivendo le partite la sensazione è stata 'mettiamo un punto già segnato e un libero in meno' anche sui falli sul tiro. Capisco l'intenzione e l'apprezzo, di disincentivare gli insopportabili falli a metà campo. Vanno contro lo spirito del gioco, permettono la pigrizia. Invece di andare a difendere fai fallo. Quello benissimo, però giocando ti rendi conto di avere più vantaggio subendo fallo a metà campo invece che sul tiro.".

Bonus pressing dopo il libero (Se dopo un tiro libero, segnato o sbagliato, la squadra che torna in difesa recupera il pallone nella prima metà campo e realizza un canestro, questo varrà 1 punto in più. Il punto bonus sarà concesso solamente in caso di canestro realizzato sul primo tiro (no rimbalzo e canestro) o su canestro e fallo subito. No, punto bonus in caso di liberi per fallo subito su tiro o per bonus). "Mi trovo d'accordo con Marco [Crespi]. In teoria bello, però in realtà un po' perché le squadre non sono così abituate, un po' perché a livello Under 19 non sono abbastanza strutturate e non puoi farle pressare sempre. Chiaro che a livello U19 il gioco comincia ad avvicinarsi a quello Senior, ma è una cosa che vedrei molto bene per le categorie più piccole. Per l'Under 19 è una cosa che nel gioco diventa poco rilevante. Non è che non vada bene, ma incide abbastanza poco."