Bertomeu: "FF di EuroLeague ad Abu Dhabi? Decisione coraggiosa e rischiosa"
L'ex CEO di EuroLeague Jordi Bertomeu è stato chiamato a dire la sua opinione sull'accordo che porta le Final Four ad Abu Dhabi in un podcast "Nos gusta el basket" di Radio Marca. "È una decisione rischiosa, ma succede sempre quando si vuole progredire o innovare e questa è stata un po' la storia dell'EuroLeague. Sono stato fortunato che in 22 anni non abbiamo quasi avuto bisogno di voti perché c'era molto consenso nei club. La decisione è coraggiosa e il rischio è quello di vedere come reagiranno i tifosi e come questa Final Four sarà vissuta sugli spalti. In cambio vedremo un'EuroLeague più globale con più risorse. Se questo processo sarà fatto bene, penso che sarà un successo. Qualunque sia il paese, deve essere in grado di dimostrare che la risposta della sua popolazione non è solo a un evento o a una finale, ma che è coerente con 18 o 20 notti. E la Lega deve aiutare."
Un format di successo da 25 anni. "Sicuramente questo rafforza il concetto di EurLeague, anche se è vero che in questi giorni stiamo sentendo certe cose che sollevano incertezze in relazione al modello che ho fondato 25 anni fa. I miei valori sono sempre stati 2: l'Europa, il concetto di basket europeo è meraviglioso e deve essere protetto e in secondo luogo, il principio che sono i club a decidere. La competizione è magnifica, ogni anno i club si impegnano di più per offrire uno spettacolo migliore ai tifosi, il format non deve essere cambiato perché penso che sia stata la chiave del successo e anche il calcio ora lo sta copiando. Poi c'è il fair play: è fondamentale che esista, era uno dei progetti che quando sono partito era in attesa di approvazione e ora dipende dalla coerenza che i club e i dirigenti avranno nella sua applicazione."
Uno sbarco della NBA in Europa. "Era prevedibile, quello che la NBA ha proposto all'epoca non era più interessante per il modello Euroleague, sembra che abbiano trovato un modo più comodo per negoziare con la FIBA, che non ha questo campionato e non ha nulla a cui rinunciare. L'importante è sapere quale sarà il risultato finale di tutto questo. Dobbiamo vedere se è il migliore per il basket europeo."
Armonizzazione del calendario. "È complicato perché ci sono 3 entità (FIBA, Eurolega e Leghe Nazionali) e ognuna pensa che la propria competizione sia la più importante, ed è legittimo che sia così. Nessuno pensa di dover ridurre il numero dei propri partiti a vantaggio degli altri. Bisognerebbe fare un'analisi di quali competizioni piacciono di più agli appassionati e da lì fare qualche sacrificio. Sicuramente chi mi ascolta penserà che ho avuto a disposizione 22 anni e non l'ho fatto, ma mi trovavo nella situazione di far crescere l'EuroLeague e sicuramente se gli avessi dato la priorità, oggi non ci staremmo godendo questa competizione. Bisogna dare priorità e per me l'unico metro di giudizio è quello che vogliono i tifosi."