Luca Vencato e gli altri “ragazzini” terribili
me c’erano in campo Donzelli e Rossato e ognuno ha fatto
CODOGNO Carica, determinazione e impeto. L'Assigeco mette le "palline" più luccicanti sull'abete natalizio del "Campus" per fare le "scintille" che servono sul parquet nel difficile impegno contro Firenze. I rossoblu allacciano i giusti collegamenti e mandano in corto circuito i meccanismi degli avversari, guidati da Simoncelli e Castelli, due applauditi ex. Contro una delle concorrenti più pericolose della Silver, in condizioni difficili viste le assenze di Masoni e Sant-Roos, i lodigiani si affidano al carattere, tradotto nell'implacabile fase difensiva, per scrivere le pagine migliori del copione della serata.
La squadra di Andrea Zanchi fa la differenza con la fase difensiva, concedendo 34 punti nei primi 37 minuti di gioco. «Sapevamo che non sarebbe stato semplice farcela contro il grande talento dei giocatori di Firenze, allenata da un coach di altissimo livello, soprattutto alla luce delle nostre assenze di rilievo - ricorda Luca Vencato, l'mvp assoluto della serata -. Avevamo solo un tipo di gara a disposizione: cercare di limitare il potenziale offensivo dei toscani. Ci siamo riusciti trovando poi con pazienza e il coinvolgimento di tutti dal terzo quarto in poi i canestri per chiudere la contesa».
Con le rotazioni limitate diventa imprescindibile l'apporto del gruppo e l'Assigeco è riuscita ad abbinare grande intensità alla continuità, trovando un fantastico supporto anche dai più giovani: «Beh, a un certo punto con me c’erano in campo Donzelli (15 minuti in totale per lui, ndr) e Rossato (17') insieme a Bonessio e Chiumenti - ricorda il 18enne play bresciano -. E ognuno ha fatto la sua parte. Non è agevole passare dal giocare pochi minuti a fare il protagonista in una partita del genere».
Questione anche di mentalità che si sta sempre più affinando in senso positivo: «Stiamo progressivamente migliorando - racconta Vencato -. Con Firenze abbiamo giocato tutta la gara con attenzione, anche se il vantaggio era rassicurante: è bastato mollare un attimo per avere gli avversari subito sotto. A Ferrara abbiamo imparato sulla nostra pelle, al di là di quello che era stato il metro arbitrale, che non basta giocare bene un tempo per vincere».
Il successo di domenica è passato soprattutto dalla straordinaria prova del "baby" rossoblu, positivo e attento in ogni fase della partita: «Per prima cosa dovevamo impostare il giusto ritmo: correre come facciamo di solito sarebbe stato pericoloso - sottolinea Vencato, autore di 16 punti in 39’43" con 5 rimbalzi e 3/4 da tre in momenti clou -. I tiri? In quegli istanti sentivo che era il momento giusto per cambiare marcia: fortunatamente il pallone è entrato. Il primo ha dato fiducia per i successivi. Bravi anche i miei compagni a supportami. sapevo che senza Masoni e Sant-Roos avrei dovuto fare il massimo per dare delle risposte efficaci alla squadra».
Tre giorni di sosta per passare il Natale a casa sono un bel premio: «Stacchiamo un attimo per riprendere giovedì mattina, perché sabato a Omegna ci aspetta un'altra serata moto difficile. Il Natale? A casa con mamma, sorella, nonno e zio, ma senza mangiare troppo... Auguri a tutti».
Luca Mallamaci