NBA - Chi ha il calendario più complicato da qui ai playoff?

NBA - Chi ha il calendario più complicato da qui ai playoff?

Alla fine dell'All Star Weekend le 30 squadre NBA hanno giocato dalle 53 alle 56 partite sulle 82 in programma. Campionato in discesa, dunque per l'ultima parte di stagione ma come si intuisce dal differente numero di gare già disputate, non uguale per tutte. Chi ha il calendario più complicato da qui ai playoff? La lotta per un posto si intensificherà da qui al 13 aprile, ultimo giorno della stagione regolare. Al di là dei bilanci, si può misurare l'impatto che il calendario può avere sui risultati di un team attraverso la "Strength of Schedule" (o SoS). Questa cifra fornisce una percentuale media di vittorie degli avversari rimanenti di una franchigia. Se fino ad ora New York e Cleveland sono state le più "risparmiate" dai loro palinsesti, Toronto, Washington, Minnesota e Golden State hanno subito i palinsesti teorici più difficili. E la fine di questa stagione regolare?

Thunder – Cavaliers, chi comanda a Ovest, chi a Est. Con un record rigorosamente identico dopo 54 partite giocate (44 vittorie e 10 sconfitte), i Cavaliers e i Thunder potrebbero inseguirsi fino alla fine della stagione. Entrambe le squadre hanno un calendario che rimane a difficoltà "media": 50,4% di "Strength of Schedule" per Oklahoma City, 50,3% per Cleveland, e questo con lo stesso numero di avversari in arrivo attualmente nella Top 4 (8) come nella Top 10 (19) di una conference. A una buona distanza (5,5 vittorie di svantaggio), i Celtics potrebbero beneficiare di un rilassamento dei due leader per avvicinarsi? Boston deve affrontare solo il 28°SoS (46,5%) e solo 12 partite delle restanti 27 contro squadre che si sono virtualmente qualificate per i playoff o i play-in. I campioni in carica concluderanno la loro stagione regolare con due ricezioni degli Hornets.

Playoff a Ovest. Non sarò sfuggito che Memphis, seconda a Ovest, non sia stata trattata sopra. La competizione nella Western è altissima. Le statistiche confermano: le sei squadre con il più alto SoS provengono tutte da questa Conference. Il premio va a Phoenix (54,1%), che ha faticato nelle ultime settimane e dovrà rilanciarsi rapidamente. Attualmente undicesimi e primi eliminati, i Suns dovranno capitalizzare le prossime uscite (contro Spurs, Bulls, Raptors e poi due volte contro i Pelicans da qui alla fine di febbraio) prima di giocare otto partite contro squadre attualmente nella Top 10 a Ovest. I giocatori dell'Arizona potrebbero avere il destino nelle loro mani a fine stagione, con le partite contro Spurs e Kings, concorrenti diretti come conclusione. Dietro i Suns ci sono i Kings, i Nuggets, i Grizzlies, i Clippers e i Lakers. Attualmente al secondo posto nella Western Conference, Memphis deve affrontare due volte i Thunder e i Cavaliers. Per quanto riguarda i Lakers, la loro nuova formula con Luka Doncic sarà rapidamente messa alla prova poiché hanno il maggior numero di partite ancora da giocare contro squadre attualmente nella Top 4 a Ovest o Est, con 11 partite sulle 30 rimanenti. Gli Spurs, attualmente dodicesimi a 3,5 partite dalla decima Golden State, dovranno firmare qualche exploit per credere ancora nel play-in. Victor Wembanyama e la sua squadra hannol'11° programma più alto (51,1%), inclusi diversi scontri fuori casa (Rockets, Grizzlies, Cavaliers, Nuggets).

Playoff a Est. Alle spalle della coppia di testa Cleveland – Boston, la battaglia per la Top 6 e il play-in si preannuncia serrata. Anche New York, che finora ha fatto strada al terzo posto (36-18, 5,5 partite davanti a Indiana) non può considerarsi completamente immune da un crollo o da infortuni. I Knicks saranno messi alla prova, con cinque partite rimaste contro i Cavaliers e i Celtics. I Bucks dovranno anche alzare i toni nella seconda metà della stagione per credere nella Top 4. Milwaukee è la squadra della lega con il maggior numero di partite rimaste contro le franchigie provvisoriamente qualificate per i playoff (23 delle 29 partite rimanenti, 7° SoS con il 52,4%). Il ritorno dall'infortunio di Giannis Antetokounmpo è particolarmente necessario. Il "ventre molle" dell'Est non è in grande dinamica, fatta eccezione per i Pistons che restano a quota quattro vittorie, e beneficiano nel complesso di calendari equilibrati. Fra le altre squadre, gli Heat, dopo quattro sconfitte consecutive, dovranno capitalizzare le partite in casa, con tre strisce di quattro o cinque partite consecutive al Kaseya Center da qui alla fine di marzo. Poi i Sixers, che ultimamente si sono alllontanati dal traguardo ma che hanno "solo" due vittorie in meno di Chicago, decima provvisoriamente. Philadelphia ha uno dei calendari favorevoli con il 27° SoS (47,4%) grazie a molte partite contro squadre che non giocheranno altro che il peggior record possibile. E attenzione ai Raptors, che godono di buon calendario e del recupero di molti infortunati.