Pianigiani al Fenerbahce con Dalmonte, Siena anno zero con Banchi e Griccioli

19.06.2012 00:32 di  Umberto De Santis   vedi letture
Pianigiani al Fenerbahce con Dalmonte, Siena anno zero con Banchi e Griccioli

6 scudetti di fila, con una supremazia a tratti imbarazzante, tanto da far dire a molti commentatori dell’ultima ora che per altrettanti anni non sia esistito avversario, a sminuire oltre il lecito le qualità della Virtus Roma di Repesa, l’Armani di Bucchi, la Cantù di Trinchieri. Gente di valore che ha lottato e che nulla ha regalato alla Mens Sana. Un presente splendido al Palaestra, meno brillante all’arrivo in Piazza del Campo. Palazzo Comunale chiuso e niente celebrazione nella Sala della Lupa, oltre metà dell’anello con le luci dei negozi (bar e ristoranti) spenti, poco pubblico di universitari e turisti in giro di domenica notte. E alla cena della società, in mezzo ai tifosi festanti, l’assenza totale delle famose “istituzioni”: finita la festa, i vari Mussari, Cenni, Ceccuzzi sono rimasti a casa. Circenses: il sangue nel Colosseo piaceva da morire a Nerone, evidentemente il basket un po’ meno. Stamattina Ferdinando Minucci ha tenuto la conferenza stampa “del giorno dopo”. Non si è nascosto dietro il dito le difficoltà della banca-sponsor, sicuro tuttavia che il contratto siglato con scadenza 2014 verrà onorato. Secondo La Stampa “i problemi semmai sorgeranno nel reperire altri introiti, come gli sponsor secondari che prima erano veicolati dalla stessa Montepaschi (Caltagirone fino alla sua uscita da Mps partecipava con Leggo in modo sostanzioso, così come Axa Mps, Leasing & Financing Mps e Anima) che potrebbero non confermare il proprio impegno”. Voci insistenti parlano dell’arrivo di nuovi sponsor di respiro internazionale reperiti proprio con l’aiuto della banca, ma forse è presto per concretizzare certe chiacchiere che vengono dalle cene di contrada (un po’ dimesse per la crisi economica che avanza, ma si può correre il Palio lo stesso, no?). Quindi non ci si affretti a parlare di canto del cigno: ”Prima di tutto, dovrò parlare con Simone Pianigiani, che è il primo elemento di un progetto futuro. Se rimarrà sarà il cardine tecnico del progetto, se andrà via dovremo individuare il suo sostituto”.

La sensazione è che i due si siano già parlati e debbano solo sistemare dettagli della felice conclusione del loro rapporto. Se sarà così, Minucci avrà l’occasione per affidare il posto di capo allenatore a Luca Banchi, perfetto e fedelissimo nel ruolo istituzionale di secondo per sei anni con ampi meriti tecnici e senza sbavature, di caratura superiore. E per mantenere altissima la qualità della conduzione, cosa meglio che riprendersi in casa come secondo quel Giulio Griccioli, uno di famiglia, che ha così ben fatto in due anni a Scafati, piazza notoriamente turbolenta e ipercritica? Riguardo Simone Pianigiani, riscontriamo che il sito turco trtspor.com.tr afferma che l’allenatore senese abbia già l’accordo totale con il Fenerbahce Ulker. Un accordo che prevede anche l’arrivo a Istambul nientemeno che di Bo McCalebb, Ksistof Lavrinovic e, direttamente da Atene, Romain Sato. E come secondo Luca Dalmonte, che ha appena chiuso l’esperienza con la Scavolini. La conferenza stampa odierna del coach potrebbe sciogliere molti misteri. Non si è sbilanciato su questi argomenti Minucci: “Cosa cambieremo? Per assurdo potremmo anche rimanere così, perché quasi tutti i giocatori sono sotto contratto. Ma ci sono clausole di uscita, giocatori che sono richiestissimi. Dovremo rivedere la strategia anche per i prossimi anni”. Il presidente della Mens Sana Basket Spa controlla Kangur e Maestranzi (che non alimentano entusiasmi), si dice che segua la pista Hackett, in trattativa anche con Milano, forse l’unico Americano-italiano che può spostare un equilibrio di squadra: Pesaro, senza un cambio indispensabile per Jumaine Jones, grazie alla carica dell’ex giocatore dei Trojans di USC, è andata vicino a conquistare la finale scudetto, eppure la sfida con l’EA7 Emporio Armani sembrava perduta in partenza anche in riva all’Adriatico. Gli occhi sono puntati sul ritiro semiannunciato di Stonerook, sui 35 anni di Kaukenas che rischia la gamba a ogni entrata dopo due interventi ai legamenti. Dei buyout di Bo McCalebb e Lavrinovic abbiamo già detto. Andersen richiesto dal CSKA Mosca. Crisi o non crisi, tempi duri in arrivo a Siena.

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