Prealpina: «Varese è divisa su Scola: da salvatore a bersaglio»
«Varese è divisa su Scola». Così La Prealpina che nell'odierno articolo esordisce: «Da uomo della provvidenza a dittatore di cui liberarsi. Dall'osanna al crucifige il passo è breve, ma il tourbillon scatena tosi attorno a Luis Scola ha raggiunto toni francamente eccessivi». L'amministratore delegato del club, co-proprietario, è al centro del bersaglio dei tifosi biancorossi. «Il General ha le sue colpe, come capo di una filiera che per il secondo anno consecutivo propone una squadra sbagliata nelle scelte di mercato e non convincente nel modo di stare in campo». La decisione di non cambiare l'allenatore Herman Mandole dopo la sconfitta contro la Vanoli non è evidentemente piaciuta, ma sul quotidiano Sciascia sottolinea come la società stia cercando di rinforzare la squadra, avendo messo gli occhi su Rayjon Tucker, che vuole restare in EuroLega, o il migliore disponibile tra i comunitari (sono terminati i visti).
Scola figura fondamentale - La Prealpina sottolinea infine come l'argentino non è uomo solo al comando, ma anche che «non va confusa la carta bianca lasciatagli dal consorzio sul piano gestionale con la logica dell'uomo solo al comando: l'area tecnica ha ampia facoltà di scelta, sia pure sulla base del suo imprinting». E ancora: «E il partito (minoritario) #Scolaout sia consapaevole che se domani il Ge neral dovesse lasciare, portando con sé il gruppo di investitori a lui legati, la migliore delle ipotesi per una Varese "DeScolizzata" a meno di nuovi investitori, che però il consorzio ha vanamente cercato per anni sarebbe un'A2 di medio livello».