Reggiana, Graziano Sassi e un sogno: "Vorrei proprio alzare un trofeo"
In una classifica dei cento personaggi più influenti della pallacanestro italiana è stato inserito al 43esimo posto, addirittura davanti a una leggenda come Dino Meneghin. "Mi hanno mandato l'articolo pochi giorni fa e sono rimasto stupito, quando ho iniziato questa avventura non mi aspettavo di avere tanta visibilità. Anche nel settore della moda ho tanti amici e appassionati di pallacanestro o che addirittura sono stati dirigenti di primissimo livello internazionale come Livio Proli. È uno sport bellissimo e più amato di quanto pensassi". Così ha risposto in una lunga intervista alla domanda di Francesco Pioppi per Il Resto del Carlino edizione Reggio Emilia il vicepresidente della Pallacanestro Graziano Sassi.
Partiamo da una sconfitta. "Non potevo di certo essere soddisfatto per la prestazione offerta davanti al nostro pubblico, ma non facciamo drammi e non siamo demoralizzati. Sono sicuro che questa squadra ci continuerà a dare tante soddisfazioni…Già sabato con Tortona mi aspetto una riscossa. La stanchezza ci ha giocato un brutto scherzo, i ragazzi erano stati fantastici nelle partite con Bonn, ma hanno speso tante energie sia fisiche che mentali. Il doppio impegno si fa sentire perché sono continuamente in giro per l'Europa, su e giù dagli aerei…Insomma, un passaggio a vuoto ci sta."
Obiettivi e ambizioni. "Premetto che non siamo qui per interessi personali, ma per la comunità e per il sociale, infatti sono molto soddisfatto dei tanti progetti che abbiamo sviluppato con le associazioni di volontariato. Però poi io gli obiettivi sportivi ce li ho ben chiari (sorride, ndr). L'ho già detto sia con i giocatori che con lo staff: vorrei alzare un trofeo, se poi sarà la Coppa Italia o la Champions League vedremo, ma non ho ancora digerito né la sconfitta in finale di Fiba Europe (aprile 2022, ndr) né quella in semifinale con Napoli (febbraio 2024, ndr). Insomma, vorrei saldare questo conto col destino."