LBA - Virtus Bologna, Fornaciari "Gherardi non ha mai detto che sostituirà Zanetti"
Daniele Fornaciari, un nome notissimo alle partite della Virtus Bologna anche perché è seduto in prima fila con una cravatta rigorosamente gialla dal 1998, ne è anche presidente della Fondazione. Domani, in occasione della gara di EuroLeague in casa dell'Asvel Villeurbanne, festeggerà i 70 anni da quando, bimbo di sette, andò per la prima volta a vedere, alla Sala Borsa, una partita delle Vu Nere. Tanti ricordi, nell'intervista concessa al Corriere di Bologna, ma anche un passaggio interessante sulla realtà societaria del club nel momento in cui Zanetti sta passando la mano in maniera, se vogliamo, poco traumatica.
Notte in bianco per la Virtus "Sì ma non per una partita. Accadde quando, in un momento di crisi, da presidente della Fondazione e Ad del club bisognava far tornare i conti. Guardi, io dormo come un bambino, anche l'azienda, nei momenti difficili che ci possono essere stati, non mi ha mai tolto il sonno. Ma avere certe responsabilità per la Virtus, ecco quello non mi faceva chiudere occhio. Di quel periodo voglio ricordare un grande dirigente Coop come Adriano Turrini, che fece sì che la Virtus non sparisse."
Il futuro della Virtus. "Zanetti in questi anni ha messo 70 milioni di tasca sua nella Virtus. Sappiamo che ha imboccato una fase di uscita, non sappiamo quando accadrà ma sappiamo che, accanto a lui, c'è un socio Gherardi che in questi anni ho potuto apprezzare molto. Ha lo stile Virtus, non va sopra le righe, è cordiale e lo ha dimostrato da imprenditore è legato a concetti fondamentali nella vita di un uomo come il terreno e l'accoglienza. Come Zanetti, sono certo che non lascerà mai la società nei guai."
Focus su Carlo Gherardi. "Gherardi, per la sua natura di persona riservata, è faticoso da comprendere da fuori. È difficile capire cosa pensa del futuro della Virtus. Per intenderci non ha mai detto esplicitamente "prenderò le redini quando Zanetti lascerà". Il mio auspicio è che Zanetti possa rimanere da padre nobile, mentre Gherardi assumerà il controllo magari affiancato da quei tre/quattro imprenditori bolognesi che sono vicini alla Virtus."