A2 - Rivierabanca Rimini: alla scoperta dell'Assigeco Piacenza

A2 - Rivierabanca Rimini: alla scoperta dell'Assigeco Piacenza

È una Rivierabanca Rimini che vuole tornare a correre quella che domenica, nella consueta partita delle ore 18, affronterà l’Assigeco Piacenza: al Flaminio andrà in scena il più classico dei testa-coda, perché i biancorossi, ancora primi in classifica seppur, adesso, in compagnia di Udine, affronteranno l’ultima della classe. Attenzione, però, a non sottovalutare Piacenza, che dopo la sconfitta nello scontro diretto con Cento ha le spalle al muro ed è quasi costretta a vincere ogni partita per tentare di evitare la retrocessione diretta; gli emiliani, peraltro, hanno già dato filo da torcere alla squadra di Dell’Agnello, che nella gara d’andata si impose 87-89 grazie al buzzer beater di Marini.
Quella di oggi è un’Assigeco decisamente diversa, visti i cambi in panchina (Humberto Manzo è stato promosso a capo allenatore dopo l’esonero di Salieri) e nel roster (via Bradford e Grimes, sono arrivati Marks, Gilmore e Gajic), ma ancora in difficoltà, come raccontano le statistiche: è tra le peggiori cinque per punti sia segnati (73,9) che subiti (80) e per rimbalzi presi (34,5, la squadra di Manzo ne concede quasi 40 agli avversari, il dato più alto della Lega), e può vantare la minor precisione al tiro da tre (29%) ed ai liberi (66%), pur spiccando positivamente per palle recuperate (oltre 8 a partita, più di chiunque altro!). Piacenza ha comunque dimostrato più volte, nelle ultime giornate, di essere ancora un gruppo unito che crede nella salvezza, ed è stata capace di creare diversi problemi alle squadre che ha incontrato grazie all’energia e alla dedizione alla causa dei suoi giocatori.

Coach Manzo può contare su una coppia di guardie talentuose ed esperte del campionato: la regia è affidata a Saverio Bartoli, esterno di 194 cm che ha punti nelle mani (10 di media con il 64% da due ed il 30% da tre) ma è anche in grado di mettere in ritmo i suoi compagni (4,5 assist) e di sfruttare il suo corpo in difesa e a rimbalzo (quasi 4 a partita); nello spot di guardia, invece, si accomoda Derrick Marks, giunto in Emilia dopo la prima parte di stagione a Cividale e subito protagonista dei giochi offensivi piacentini. Dal suo arrivo in maglia Assigeco, Marks - uno degli ex di turno - segna oltre 18 punti di media, seppure con percentuali non eccellenti (33% sia da due che da tre): le statistiche raccontano infatti di un numero 23 pronto a prendersi sulle spalle la squadra, come dimostrato dai 18 tiri presi a partita, e come sa bene il pubblico riminese, la guardia di Chicago può accendersi in ogni momento, grazie alla sua capacità di crearsi il tiro da solo. Le ali sono Niccolò Filoni, ottimo difensore e rimbalzista (poco meno di 4 a gara) dotato di una fisicità importante (198 cm per 92 kg), utile anche in attacco con quasi 7 di media, il 32% dall’arco ed una buona capacità di attaccare il ferro, e Michele Serpilli, “stretch four” archetipico di 200 cm e 95 kg, capace di segnare in maniera efficace sia dentro (52%) che fuori (38%) dai 6,75 (per lui sono 11 i punti a partita con quasi 5 rimbalzi). Il centro è un altro ex riminese come Ursulo D’Almeida, che dopo essere partito dalla panchina, nel corso della stagione si è conquistato la titolarità con delle prestazioni solide: il giocatore originario del Benin segna esattamente 7 punti a gara, conditi da 3,5 rimbalzi, possiede un gioco esclusivamente interno ma piuttosto efficiente (57%) e può impattare i tiri avversari con i suoi 200 cm e le sue lunghe leve.

Nelle ultime uscite, complice l’infortunio di Lorenzo Querci, le rotazioni a disposizione dello staff dell’Assigeco si sono accorciate, con soli sette uomini a scendere in campo nelle partite con Cento e Fortitudo. Il sesto uomo della formazione biancorossoblu è Federico Bonacini, guardia classe ’99 ma già alla sua sesta stagione nel campionato cadetto: Bonacini è il leader della second unit, con oltre 9 punti e quasi 3 rimbalzi a referto; il tiro dall’arco, quest’anno, fatica più del solito ad entrare (22%) ma il numero 32 sa essere efficace anche in area (55%) malgrado i “soli” 190 cm. È, fin qui, uscito dalla panchina anche il nuovo acquisto piacentino nello spot di straniero, lo statunitense di passaporto belga Michael Gilmore: lungo di 208 cm ma soli 97 kg, capace di giocare sia da ala forte che da centro, ha un passato in Serie A (7 partite con Varese lo scorso anno) ed esperienza in diversi campionati europei, nelle coppe internazionali e con la Nazionale belga. Nelle prime due uscite in maglia Assigeco, Gilmore ha segnato solo 3,5 punti di media, ma la mano c’è sia dall’arco (la scorsa stagione un irreale 56% da tre con Varese, in carriera ha fatto vedere ottime medie) che nel pitturato, ed i suoi centimetri lo rendono una presenza importante anche a rimbalzo (10 totali in due partite). Sul fondo della panchina, cercano continuità di minutaggio le ali Nemanja Gajic (solo 5 punti totali segnati nelle 10 partite disputate) e Omer Suljanovic (21 presenze ma meno di 7’ in campo): per entrambi, la sfida di domenica potrebbe essere l’occasione di mostrare le proprie abilità e conquistare spazio nelle corte rotazioni di coach Manzo.

Le caratteristiche individuali dei giocatori di Piacenza fanno sì che l’Assigeco, come squadra, sia piuttosto adatta a giocare in velocità, dove vuole esprimere tutto il suo atletismo in campo aperto. Gli uomini di coach Manzo giocano tanti pick and roll nei quali possono coinvolgere sia i lunghi che, soprattutto, le guardie; attenzione, poi, a Gilmore, che può dare una doppia dimensione a questa soluzione tattica, sia come rollante che allontanandosi dal canestro e creando spazio per i compagni. 
La difesa piacentina cerca di essere sempre aggressiva, sia sui portatori di palla che sui giochi a due, cercando di sfruttare la fisicità diffusa anche nella sua metà campo per recuperare palloni velocemente e poter, quindi, correre in transizione.
La Rivierabanca dovrà, prima di tutto, controllare il ritmo della gara, attaccando in maniera equilibrata e controllando il numero delle palle perse. Sarà molto importante anche la lotta a rimbalzo: raccogliere i rimbalzi difensivi permetterà ai biancorossi di gestire la velocità della partita, mentre andare a rimbalzo in attacco potrà impedire o rallentare le ripartenze dell’Assigeco. Agli uomini di Dell’Agnello, poi, sarà richiesto di pareggiare l’energia messa in campo dagli ospiti, in modo tale da poter indirizzare la partita verso i piani tecnici e tattici più congeniali a Rimini.