Trieste, il patron Matiasic: «Non mi accontento. Farò tutto per essere competitivo»
Il patron della Pallacanestro Trieste ha raggiunto l'Italia domenica per assistere alla gara al PalaRubini contro la Germani Brescia. Momento no per la squadra di coach Jamion Christian che paga le tante assenze tra gli stranieri causa infortuni. L'avvocato statunitense ha rilasciato una lunga intervista a Il Piccolo. "Sono molto fiero di quello che è stato fatto fino a oggi, parlo sia dei risultati sul campo che del rapporto con la comunità. La cosa che più mi gratifica e maggiormente mi ha arricchito è stata l'interazione con i nostri tifosi. Apprezzo tantissimo il loro supporto, così come apprezzo il fatto di essere stato adottato da un'intera comunità. Oltre a questo, ri tengo fondamentale il sostegno di tutti gli sponsor che fino a oggi ci sono stati vicini. Bisogna fare in modo che chi si avvicina alla Pallacanestro Trieste si senta parte di un progetto e ne sposi la filosofia. Non è virtuoso un percorso nel quale un solo soggetto, pur essendo economicamente in grado di farlo, si prende sulle spalle la totale responsabilità della società. Se vogliamo crescere, se la società vuole avere successo nel lungo periodo, questo tipo di approccio è fondamentale".
Sulla possibilità di un extra-budget per migliorare la squadra. "La mia filosofia, nello sport come nella vita, è quella di non accontentarmi. Sono molto competitivo ed è per questo che, sin dalla prima giornata e dalla vittoria contro Milano, nei colloqui quotidiani che ho con il gm Arcieri e con coach Christian la domanda è sempre la stessa. Abbiamo tutto quello che ci serve per vincere? Da parte mia, dunque, c'è grande disponibilità a venire incontro alle eventuali esigenze della squadra. La partita di domenica scorsa contro Brescia è la prova che, nonostante gli infortuni, questa squadra è competitiva. Molte squadre del nostro campionato, senza tre giocatori del livello di Ross, Brown e Reyes, non sarebbero state in grado di giocarsela fino in fondo. Noi lo abbiano fatto e questo testimonia la bontà del nostro organico. Detto questo, confermo il fatto che farò tutto quello che è necessario per essere competitivo, abbiamo molto chiaro quello che ci potrebbe servire in termini di giocatori".
Sugli obiettivi. "Non mi sono mai posto obiettivi pensando a quello che potrebbe andare male. Mi fido molto del processo di costruzione di questa squadra, sono ottimista, penso che l'unica cosa di cui ci dobbiamo preoccupare è mantenere alto il livello di eccellenza della nostra organizzazione. Ciò che dobbiamo fare è continuare questo percorso, se lo faremo i risultati saranno una conseguenza".