A2 - Hdl Nardò: Woodson mattatore, ma Dalmonte esalta il gruppo

A2 - Hdl Nardò: Woodson mattatore, ma Dalmonte esalta il gruppo

Tutti in piedi. Tutti ai piedi di Avery Woodson, il professore venuto dal Mississippi, sud degli States, a insegnare pallacanestro in A2. Ieri sera è salito in cattedra ancora una volta demolendo Ueb Gesteco Cividale, vicecapolista del campionato. Una lectio magistralis con 33 punti, 9/12 dal perimetro, oltre a sostanza e carisma per innervare in maniera decisiva una prestazione collettiva di Nardò di buonissimo livello. Che stavolta è durata 40 minuti ed è valsa una vittoria preziosissima, utile a spezzare la serie nera delle sei sconfitte consecutive. Eppure l'ingresso nel match per il Toro è stato pessimo, con lo 0-9 degli ospiti a mettere il sale sulla ferita di un clima cupo dopo le dimissioni di Paolo Avantaggiato e con un altro passaggio a vuoto nel secondo quarto che sembrava poter mettere in onda film visti e rivisti. Invece, c'è stata reazione, c'è stata continuità e c'è stata anche l'energia per imbrigliare un avversario forte, con sistemi difensivi collaudati e con cecchini importanti. 

Coach Luca Dalmonte, come da abitudine, sorvola sulla prestazione di Woodson e di qualunque altro singolo ed esalta la prova di squadra. "Ci sono tante cose tra le righe delle statistiche della partita - ha detto - sono le cose invisibili, che possono essere un blocco in più, uno sforzo difensivo in più, una presenza a rimbalzo in più. Noi abbiamo bisogno di numeri, ma anche di qualcosa che non è nelle statistiche e che è tremendamente importante per essere competitivi e vincere le partite. Questa sera tutti hanno dato un apporto importante, tutti hanno prodotto qualcosa di utile per la squadra, ed è l'aspetto che ci dobbiamo tenere stretto e che dobbiamo confermare per i prossimi impegni. Il match aveva delle difficoltà, per esempio abbiamo sofferto tremendamente a rimbalzo, del resto Cividale è la seconda squadra per efficienza a rimbalzo offensivo. Nel momento in cui abbiamo controllato i rimbalzi, infatti, abbiamo fatto 22 punti in contropiede. Deve esserci la grande soddisfazione per la partita che abbiamo giocato, perché siamo partiti con Cividale che ci ha dato uno schiaffo, ma non ci siamo scomposti. L'abbiamo ripresa e l'abbiamo giocata punto a punto e con il timing giusto abbiamo avuto la forza, secondo me molto più difensiva che offensiva, per dare la spallata finale. Confido ora che l'esperienza positiva dia un miglioramento nella direzione di non sfaldarsi. Questa vittoria ci deve dare energia positiva".

Il Pala San Giuseppe si conferma campo tabù per Cividale, sconfitta anche quest'anno. I gialloblu sono al secondo scivolone consecutivo in campionato, dopo i 9 successi di fila. Coach Stefano Pillastrini non fa drammi, la sua è un'analisi serena del ko. "Complimenti a Nardò - ha sottolineato - che ha giocato una partita solida, tosta e in crescendo. Ha fatto 14/25 da tre, con canestri anche difficili di Woodson. Quindi, la prestazione balistica loro ha fatto la differenza. Sono stati più bravi di noi, che abbiamo fatto comunque una partita seria e combattiva. Però non abbastanza per vincere stasera. Credo non fosse facile abbassare le percentuali di Nardò, anche se qualcosa in più avremmo potuto farlo. Andiamo avanti, umili, siamo in una posizione di classifica in cui non pensavamo di trovarci a questo punto. Siamo in lotta per la Coppa Italia, che per noi è un sogno, per cui giocheremo tutte le nostre carte per raggiungerlo". Domenica si torna in campo. Il Toro gioca a Cento uno scontro diretto che vale molto, moltissimo.