Olimpia Milano, Gamba rivede il giovane Gamba in Fabien Causeur

Olimpia Milano, Gamba rivede il giovane Gamba in Fabien Causeur
© foto di SAVINO PAOLELLA

Vigilia di Coppa per l'Olimpia Milano, domani impegnata in EuroLeague a Barcelona, in cui entra a piè pari Sandro Gamba, che nel suo consueto commento alle gesta della squadra, e anche della pallacanestro attuale, sulle colonne de La Repubblica edizione Milano, non rinuncia a un rimbrotto alla squadra ripensando alla prestazione di domenica in campionato LBA contro la Virtus Bologna al Forum di Assago. Bastone ma anche carota, apprezzando il fatto che Messina sia riuscito finalmente a dare un assetto produttivo ai quintetti che mette in campo. L'intervento di Gamba:

"Ero sul mio seggiolino nel parterre del Forum, domenica scorsa, e come tutti i diecimila tifosi ci sono rimasto un po' male. Ci sta fatica, si può anche perdere in un periodo in cui le sorti dell'Eurolega sono state raddrizzate e anche brillantemente, e non si può dire che l'Olimpia non abbia lottato anche in una serata poco felice, però sono d'accordo col mio amico Ettore Messina quando dice dell'atteggiamento un po' soft di qualche giocatore. Niente dito puntato, per carità, niente nomi di colpevoli, sarebbe ingeneroso farlo. Però è mancato quello sforzo in più, quello scivolamento per non farsi battere nell'uno contro uno, quell'extra che le grandi squadre mettono sul parquet nelle sfide che contano: e quella contro la Virtus Bologna, pure in stagione regolare di campionato, non può mai essere lasciata alla voce sfide secondarie. Lo ritengo comunque un episodio, la crescita c'è ed è evidente, la voglia di correre e imporre il proprio ritmo sta pagando dividendi, l'assetto più leggero si sta rivelando un rebus per le avversarie e un'arma in più per Milano. E a proposito di armi in più: devo dire che rivedo un po' del giovane Sandrino Gamba in Fabien Causeur, la guardia francese che non sarà forse un realizzatore eccelso, ma fa tutto quello che serve per vincere. Un rimbalzo, una difesa, un assist, e ovviamente un canestro nel momento in cui conta di più. Proprio come faceva quel ragazzino del Simmenthal."