Trento, la carica di coach Galbiati: "La Final Eight? C'è un pronostico aperto"
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Paolo Galbiati è al secondo anno di un contratto triennale con la Dolomiti Energia Trentino che sta regalando un sacco di soddisfazioni a tutto l'ambiente cittadino, e arriva alla Frecciarossa Final Eight 2025 da capolista alla 19esima giornata del campionato italiano di serie A, che si è fermato proprio per dare spazio alla kermesse di Torino e alla finestra FIBA. Nell'intervista concessa a Piero Guerrini su Tuttosport spiega come l'attuale momento renda aperta a più formazioni la possibilità di vincere questa edizione, di cui peraltro lui stesso ha in bacheca la coppa del 2018 quando allenava l'Auxilium Torino.
Il lotto delle favorite. “Onestamente, tendo sempre a vedere favorite una delle due super big, però c'è davvero tanto equilibrio e ci sono tanti giocatori nelle varie squadre che possono sparigliare le carte, tante filosofie diverse. Dipende da come si arriva e in che forma. E si confrontano stili diversi. Dovuti un po' all'evoluzione del gioco, un po' al budget e un po' all'impostazione delle società. Cito Trieste che con una gestione americana gioca con uno stile molto divertente e al tempo stesso solido. Tortona e Reggio Emilia hanno stili difensivi ben definiti e tanti volponi abbinati a giovani di talento. Trapani ha fatto una squadra davvero e mi ha colpito la bravura di Jasmin Repesa nel legare tutti quanti per un obiettivo comune. Talenti che si sacrificano assieme. E Brescia ha esperienza e talento, arricchiti dalle tante battaglie vissute dai leader”.
Galbiati ha esaltato poi la società Aquila. “Onestamente è un posto particolare e speciale, c'è grande attenzione al lato umano. E questa è per me la cosa più bella della società, il rapporto umano nei confronti nostri, del territorio, delle persone più fortunate e di che hanno un po' meno o hanno problemi .Tutti noi siamo chiamati a dare una mano, a varie società del territorio. Poi c'è la parte legata a basket e a come è strutturata la società. Un modello: ero già stata in consorzio, qui la gente ci crede per davvero. Tutti si sentono parte della famiglia dell'Aquila basket. E ne siamo orgogliosi. Questo ci spinge”.
Trento giocherà a Torino senza troppa pressione. “Perché è giusto essere leggeri, conosciamo qualità e difetti nostri, o da dove siamo partiti e come e dove vogliamo arrivare. Poi per fortuna ho un gruppo molto serio e anche molto giovane, giusto si divertano, godano il momento. Siamo consci di non avere in campo un vissuto da protagonisti, che i ragazzi avranno di sicuro. Li accompagniamo in questo viaggio”.