Nicolò Melli, Williamson e il sogno americano nella NBA
Nicolò Melli, 28 anni, settimo italiano nella storia NBA (esclusi i naturalizzati), martedì sarà il primo a scendere in campo con la maglia dei Pelicans di New Orleans contro i campioni dei Toronto Raptors. Ecco alcuni passi dell'intervista rilasciata a New York, sede dell'ultima gara di preseason della squadra della Louisiana, a Massimo Basile de La Repubblica.
Melli, che stagione si aspetta? Non riesco a immaginare niente. Vivo questa avventura in modo sereno. Non ho fatto programmi troppo avanti.
NBA a 28 anni. Era giunto il momento. Mi hanno convinto in poche ore. Gentry e il general manager Trajan Langdon mi hanno dimostrato subito, al telefono, la voglia di portarmi a New Orleans.
NBA ed EuroLeague. In Europa ci sono più contatti, qui l'atletismo è molto più esasperato, è più un corri su e giù, in Eurolega è più statico.
Per la carriera, è stato decisivo emigrare? No, è stato decisivo trovare realtà come Bamberg, in Germania. E Daniele Baiesi, Andrea Trinchieri, i compagni di squadra e un preparatore atletico come Min Cardino.
Zion Williamson. Zion è fuori dal normale per capacità di controllare il corpo, velocità e stazza. Ha un potenziale inesplorato e ha solo diciannove anni.
M3LLI.
— New Orleans Pelicans (@PelicansNBA) October 19, 2019
Biggest lead of the night for the Pels. #WontBowDown pic.twitter.com/au83j6mjBx