«Alice nel paese degli insulti»: Massimo Gramellini sui fatti di Treviso

«Alice nel paese degli insulti»: Massimo Gramellini sui fatti di Treviso
© foto di Savino Paolella

La triste vicenda avvenuta l'8 marzo in un palazzetto a Motta di Livenza (Treviso) arriva sul Corriere della Sera, con Massimo Gramellini che firma un suo editoriale a riguardo. La vicenda è quella di una giovanissima direttrice di gara, appena 18 anni, offesa e insultata durante una partita di Divisione Regionale dalla mamma di un giocatore: "Cosa ci fai qui l'8 marzo? Vai a fare la prostituta, vai a casa". Un incredibile epiteto che ha fatto scoppiare i n lacrime Alice, che ha mandato le squadre negli spogliatoi, sospendendo la gara. La partita è ripresa una ventina di minuti più tardi. Sulla questione è poi intervenuto il presidente del Veneto, Luca Zaia, ma anche la Pallacanestro Motta ASD. Gramellini commenta: 

"Persone più evolute di me hanno provato a spiegarmi che la parità sarà veramente tale quando smetteremo di stupirci se una donna compie le stesse azioni orribili che siamo abituati ad associare a un maschio: rivolgere un insulto sessista a una ragazzina che potrebbe essere tua figlia, per esempio. Però non posso negare di avere coltivato l'illusione che le donne fossero portatrici di un modello diverso, meno aggressivo e violento. E che la loro progressiva affermazione sociale, seppur ancora largamente incompleta (siamo lontani dal rovesciamento dei ruoli suggerito dal video di Checco Zalone) avrebbe imposto uno stile nuovo nella politica, negli affari e persino nel tifo [...]", QUI l'articolo originale e integrale.