Interclub Muggia: per Giulia Fragiacomo (1993) il futuro parte da qui

Buon sangue non mente: all’interno di una famiglia che “trasuda” basket da tutti i pori, anche Giulia Fragiacomo (guardia classe 1993) si è gettata anima e corpo sin da piccolissima verso la palla a spicchi, con un obiettivo ben chiaro: essere una delle colonne portanti dell’Interclub Muggia del futuro. E, sottolineando l’intraprendenza già dimostrata sul parquet in questi anni, le stagioni a venire potrebbero davvero regalare al sodalizio rivierasco una nuova attrice protagonista.
- Giulia, com’è già successo con gran parte delle tue compagne, facciamo una piccola panoramica sulla tua crescita tecnica, dalle giovanili in poi, fino ad arrivare alla prima squadra…
“Avendo la mamma, il papà e la sorella ex-cestisti, era inevitabile il mio destino. Infatti all’età di circa 6 anni ho iniziato a fare i primi passi nel mondo del basket: la mia prima “casa” è stata la Pallacanestro Trieste, in una squadra composta esclusivamente da maschi. Oltre a divertirmi tantissimo, credo che in quei anni mi sono fatta le ossa e il carattere; dopo aver partecipato a due trofei delle regioni con l’Azzurrina, mi sono sentita pronta a intraprendere la nuova esperienza nell’Interclub Muggia. Abbiamo conquistato nel 2007 lo scudetto del “3vs3” e per due anni ci siamo qualificate alle finali nazionali. Inoltre, grazie al progetto Azzurrina e ad alcuni raduni con la Nazionale di categoria, sono cresciuta sia tecnicamente che come persona. Infine è arrivata la chiamata in prima squadra: questo è ormai il terzo anno che sono in pianta stabile all’interno di questo mitico gruppo”
- Come hai già sottolineato tu, nella tua famiglia si vive di pallacanestro a 360 gradi: coach Matija Jogan è inoltre sposato con tua sorella Alessia che a sua volta ha vestito la maglia rivierasca in passato. Cosa hai imparato da loro e che consigli ti hanno dato, o ti stanno dando, per crescere ulteriormente nella tua carriera cestistica?
“Quando ero piccola andavo sempre a vedere mia sorella che giocava, mi ricordo che era molto brava e volevo diventare come lei. Un rimpianto che mi porterò sempre dietro è quello di non essere riuscita a giocare in squadra assieme ad Alessia, ma magari prima o poi la convinco a tornare a giocare…
Matija invece lo conosco ormai da 6 anni, è un allenatore molto bravo, follemente innamorato di questo sport, dà sempre il massimo in ogni cosa che fa. Entrambi, nel corso degli anni, mi hanno insegnato la determinazione, la serietà, la voglia di vincere e il sacrificio, sia nella pallacanestro che nella vita di tutti i giorni. Per questo voglio ringraziarli, con la speranza di non deluderli mai”
- Nella vita di tutti i giorni, qual’è il maggior pregio di Giulia Fragiacomo? Qual’è l’aspetto invece che vorresti migliorare personalmente?
“Credo che un mio pregio sia quello di riuscire a far sorridere gli altri, anche nei momenti più difficili; devo sicuramente migliorare la mia autostima e combattere l’ansia che ogni tanto mi perseguita, e che rischia di limitarmi verso gli obiettivi che voglio raggiungere.
- Quali sono le tue aspettative per la seconda parte di stagione in questa annata di serie A2? Avresti pensato che la Petrol Lavori potesse fare così bene da neo-promossa?
“All’inizio di questo campionato sapevamo che il salto di qualità rispetto alla serie B sarebbe stato notevole, ma questa squadra ha un grande cuore, e come avete visto, abbiamo anche sfiorato l’impresa di vincere con le capoliste Bologna e Vigarano. Affrontiamo con serietà e determinazione partita dopo partita, e anche se durante la gara ci sono dei momenti di difficoltà, cerchiamo di restare unite e di non mollare fino alla fine: è questo il grande pregio di questa squadra. Come pronostico, non dico niente semplicemente per superstizione, ma credo che alla fine dell’anno sarete orgogliosi di noi”
Alessandro Asta