Trinchieri in cima, Messina e Banchi in fondo: questa EuroLeague al contrario!
Alzi la mano chi ha pronosticato, a inizio settembre, che dopo sette partite giocate in EuroLeague, lo Žalgiris Kaunas di Andrea Trichieri sarebbe stato l'unica squadra in cima alla classifica. Nessuno? Tuttavia, la realtà è questa: la squadra sta giocando una pallacanestro incredibile che rimane invisibile nelle colonne statistiche, ma è forse per questo che porta vittorie anche risicate, che è la cosa più importante. Un cammino che ricorda in parte la Virtus Bologna di Luca Banchi nella passata stagione, con la debita differenza che lì c'era un Real Madrid che faceva l'assopigliatutto bucando solo, ahimè, l'ultimo atto della stagione.
Con l'arrivo di Trinchieri la scorsa stagione, a Kaunas sono cambiate molte cose. Lo Zalgiris ha ovviamente cambiato il suo stile di gioco, e durante l'estate ha aumentato notevolmente il budget, che ora si aggira intorno ai 18.000.000 di euro, che è rimane sempre lontano dalle big spender dell'EuroLeague, ma che rimane sufficiente a fare della formazione lituana di gran lunga la sorpresa più piacevole. Basterebbe ricordare che ha battuto le due italiane ora in fondo classifica, Maccabi, Stella Rossa e Monaco dopo l' 1-1 con Barcelona e Olympiacos.
E' normale che le migliori squadre in classifica si riconoscano nei parametri statistici come punti, rimbalzi, assist, percentuali di tiro. In quelli di EuroLeague 2024-25 non vedrete il nome dello Žalgiris tra i primi cinque di nessuna graduatoria. Su 12 categorie, lo Žalgiris è tra i primi cinque in una sola: numero di tiri da tre punti a partita. Oggi è al quinto posto, dove Parigi domina in modo convincente. Punti segnati? Primo il Bayern Monaco con una media di 88,3 punti a partita. Penultima la squadra di Trinchieri, con 75 punti segnati a partita. Fa peggio solo l'Alba con 73.6 punti a partita.
Aggiungiamo a questo che se a gennaio di quest'anno, a parte Ataman, nessuno pensava che il Panathinaikos potesse vince il titolo, per cui non faremo di Kaunas il favorito alla vittoria finale. Siamo ad un quarto del cammino della stagione regolare e i giochi si faranno solo nelle ultime partite di marzo. Diciamo che bisogna fare un programma buono e bisogna crederci al di là dei risultati momentanei tra coach, giocatori, dirigenti e tifosi. Arrivare primi non conta niente come ha dimostrato il Real, arrivare tra le prime quattro non è servito al Monaco per vincere il playoff. Chi ha speso male i propri soldi adesso andrà a caccia di miracoli...