Presidente LBF: parole, parole, parole...ed i fatti?

Un'analisi dei tre discorsi post elezione del Presidente LBF evidenzia le stesse cose, l'autocompiacimento. Ed ora occhio alle ritorsioni
05.10.2024 10:55 di  Eduardo Lubrano   vedi letture
Presidente LBF: parole, parole, parole...ed i fatti?

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In primis, settembre del 2016, fu così:
Cercherò di essere all’altezza delle responsabilità che mi derivano non solo dallo straordinario sostegno avuto da tutte le società ma anche della qualità del lavoro svolto dalla squadra che mi ha preceduto e della quale ho fatto parte – ha detto rivolgendosi all’Assemblea elettiva riunitasi a Roma, nel Palazzo delle Federazioni – sarò felice di poter ascoltare ogni proposta e prestare attenzione a nuovi progetti. Conosco bene l'importanza dei suggerimenti della base del movimento avendone fatto parte per molti anni. Per questo invito a guardare avanti con umiltà ma anche con ambizione”.

In secundis, nell’ottobre 2020, fu così:
"Sono onorato di ricoprire per altri quattro anni una carica tanto importante quanto impegnativa come il Presidente della Lega Basket Femminile.
Un ringraziamento di cuore al Consiglio Direttivo, a chi ne ha fatto parte e a chi mi accompagnerà per il prossimo quadriennio, un attestato di stima e fiducia che mi riempie di orgoglio, soprattutto in questo particolare momento storico, per la presenza anche di Presidenti di società logisticamente distanti, una grande dimostrazione di appartenenza al nostro amato movimento.
Grazie a tutte le Società e ai Presidenti di Serie A1 e Serie A2 per la collaborazione e il lavoro svolto in questi anni, soprattutto nell’ultimo travagliato periodo.
Nei prossimi quattro anni mi impegnerò, come ho sempre fatto, insieme al Consiglio Direttivo, all’ufficio operativo e alle Società, per far crescere ulteriormente l’intero movimento attraverso una programmazione attenta e lungimirante
”.

Infine, ottobre 2024, è così:
Accolgo con grandissimo entusiasmo questo rinnovato percorso, godendo di piena fiducia da parte delle società del movimento. Mi fa piacere registrare una folta affluenza elettorale e soprattutto grande compattezza sul rinnovo della mia candidatura da parte di tutte le società. Analizzando la situazione con la massima trasparenza e onestà intellettuale, far fronte alla defezione di alcune società in vista della stagione 2024/2025 non è stato sicuramente facile. Siamo partiti con una Serie A1 a 11 e un numero di squadre minore rispetto alla scorsa stagione ma d’altronde la congiuntura in Europa parla chiaro: con l’eccezione della Spagna diverse Leghe sono a 10 o 12 squadre, e ci sono anche Leghe dispari, come nel caso della Turchia, la nazione con le ultime vincitrici delle due Coppe Europee, che ha avviato un campionato dispari a 13, come noi la scorsa annata.  

Il mio percorso da presidente è stato contraddistinto anche dal dover far fronte a situazioni critiche o emergenziali: penso al periodo pandemico, che LBF ha affrontato anche prendendo decisioni importanti o scomode. Ma in questo periodo LBF ha anche preso decisioni pioneristiche ed epocali: in questo senso, registriamo anche la recente organizzazione della Coppa Italia con LBA, a sottolineare il buon rapporto con le altre Leghe; e il ritorno in RAI dopo 11 anni, grazie anche al fondamentale legame con la Federazione Italiana Pallacanestro. All’interno dell’ultimo quadriennio, non abbiamo mai avuto timore di affrontare rischi o prenderci importanti responsabilità, nell’ottica del bene comune e ascoltando sempre il parere di tutte le società: ripartiamo da questa mentalità, e dal concetto d’insieme, ben riassunto dall’unità dell’ultima Assemblea Elettiva, perché solo con un lavoro condiviso da tutte le parti in causa potremmo migliorare quanto conseguito negli ultimi anni.
Posso dire che la realtà ha battuto i social, contro ogni critica tutt’altro che costruttiva ma solo distruttiva, che va a discapito di tutto il movimento e di chi ogni giorno lavora con grandi sacrifici per il bene della pallacanestro femminile italiana. La grande coesione del movimento è anche una conferma, ribadendo ancora una volta il supporto al Presidente Petrucci
”.

E’ chiaro, dal titolo, che parliamo della terza elezione di Massimo Protani alla carica di Presidente della Lega Basket Femminile. Ci sarebbero alcune note da fare prendendo spunto dalle dichiarazioni, le ultime, del Presidente confermato.
Prima: "grande compattezza sul rinnovo della mia candidatura da parte di tutte le società”...ma se era l'unico candidato? Perchè a ridosso delle elezioni sono state modificate le regole del gioco.
Seconda: "Posso dire che la realtà ha battuto i social, contro ogni critica tutt’altro che costruttiva ma solo distruttiva". Perchè 23.500 tesserate che sono costrette a fare tutto compreso il 3X3 e poi la Nazionale e poi il Campionato perchè non ci sono giocatrici è colpa dei social? Come l’infinita serie di società – almeno 10 dal 2016 ad oggi -  che scompaiono? Con responsabilità di ognuno sia chiaro non si può attribuire tutto alla Lega.
Terza: "La grande coesione del movimento è anche una conferma, ribadendo ancora una volta il supporto al Presidente Petrucci”. Il saluto al padrone forse andava messo all'inizio, tipo: "Ringrazio il presidente Petrucci per avermi sostenuto...ringrazio il Presidente Petrucci per la salute...ringrazio prima di tutto il presidente Petrucci...bla...bla".
Quarta: come abbiamo scritto qui, in realtà, esisteva una cadidatura alternativa, appoggiata da quattro società di A1 e dalla maggior parte di quelle di A2. Poi il cambio delle regole e la candidatura alternativa è stata spenta ancor prima di bruciare. Nel silenzio totale. I vecchi metodi bulgari sì che erano democratici…
Quinta: qualcuno nota differenze sostanziali nei tre discorsi di insediamento? Parole, parole, parole, autocompiacimento una pacca sul sedere ai cattivelli che criticano invece di abbassare la testa, frasi roboanti fatte per incensare iniziative da minimo sindacali e quel riferimento alle altre Nazioni che sa tanto di “mal comune mezzo gaudio”.

In questi anni non è stato fatto nulla per promuovere il basket femminile ed lo sbandierato ritorno in Rai, solo per alcune partite poi, è frutto del fatto che l’emittente di Stato non fa più la serie A1 maschile ed in certe serate ha dovuto tappare il buco. Un regalo non una conquista che è quella che vorremmo.
Infine. Adesso che il potere è confermato vedrete che scatteranno tante piccole e grandi azioni contro chi ha voglia di crescere e di cambiare per il meglio, per chi ha voglia di criticare.
Ma se il 21 dicembre Petrucci non dovesse essere rieletto? Lo sarà probabilmente, ma non si sa mai. Ecco in quel caso i servi a chi si inchineranno e soprattutto, sapranno farlo con la stessa melliflua sottomissione?