Dan Peterson: "Play e pivot per Olimpia e Virtus non bastano, serve la gioventù"

Dan Peterson: "Play e pivot per Olimpia e Virtus non bastano, serve la gioventù"
© foto di Degaspari/Ciamillo

Commentare il calendario della nuova stagione 2024-25 di EuroLeague Basketball è un'occasione d'oro per permettere a Dan Peterson di parlare sulle colonne della Gazzetta dello Sport delle due squadre di punta della pallacanestro italiana e di quello che occorre per primeggiare alternandosi tra campionato italiano e coppa.

Cosa serve per fare la differenza. "Olimpia e Virtus lo sanno benissimo ciò che serve quest'anno rispetto al la stagione scorsa. Anzi, lo dicono loro. Primo: un vero playmaker per evitare i blackout, che abbia sempre la partita in mano. Secondo: stazza sotto canestro per poter vincere la guerra in area dei rimbalzi e la difesa 'interna.' Terzo: più atletismo per difendere meglio, per recuperare i palloni vaganti e per segnare in contropiede. Quattro: una squadra più giovane per avere i giocatori più importanti con energia quando ci sono quattro gare in otto giorni, fra Eurolega e Serie A, con più 'recupero' nelle gambe, nei polmoni e nei cervelli."

Il mercato è sempre aperto. "Non faccio commenti sul l'esito dei loro mercati in questo momento. Ne parleremo più avanti, quando comincerà I'Eurolega. Il mercato è sempre aperto. Poi, ci sono sempre delle sorprese. In questi ultimi anni, a settembre, la Virtus ha piazzato colpi come Marco Belinelli, Nico Mannion e Tomike Shengelia. Per non fare di meno, l'Olimpia ha firmato assi come Luis Scola e Nikola Mirotic, per non parlare di correzioni in corsa, come Shabazz Napier, per ben due volte. Stanno attenti a tutto. Coach Ettore Messina (Milano) è negli Usa ora, alla Las Vegas Summer League."

Gioventù fattore X per tutti. "Vorrei sottolineare il quarto punto che ho segnalato: la squadra più giovane. A parte il recupero veloce fra una partita e l'altra, il giocatore giovane ha altri due presunti vantaggi: meno piccoli infortuni e ripresa più rapida dopo tali mini acciacchi. Come disse un mitico coach di football americano, Paul Brown: «Ci sono due cose nello sport che non puoi comprare con i soldi: gioventù e velocità»."