Serie B - Power Basket - Fabo Montecatini (63-92), le chiavi tattiche
Montecatini domina la gara del PalaSilvestri da inizio a fine di fronte a una bella cornice di pubblico che cerca di spingere, fino all'ultimo, i padroni di casa. La Power Basket Salerno, però, non può nulla contro un avversario decisamente più in palla e tecnicamente superiore.
Precisione chirurgica. Più che partire da una nota tattica, va sottolineata la straordinaria prestazione al tiro della squadra ospite. Le triple si sprecano e la Power non trova mai il modo di limitare i danni. Anche contestando il tiro da oltre l'arco, la compagine toscana segna a ripetizione. Una capacità balistica che esalta gli animi della formazione ospiti e, allo stesso tempo, stronca gli entusiasmi dei padroni di casa. Tranne per il suo capitano e per un volitivo Cappelletti, il roster della Power offre una prestazione decisamente sottotono.
Power aggrappata al singolo, Montecatini alla squadra. Tra i due modi di interpretare l'incontro, vince nettamente quello degli ospiti, che fanno girare benissimo il pallone in fase offensiva e si affidano ogni volta a un tiratore diverso. Impressionante il dato relativo ai marcatori, con almeno una tripla per quasi tutti i giocatori in rotazione. La Power Basket, invece, si aggrappa unicamente al suo capitano, Lucas Chaves, unica vera spina nel fianco per la Fabo Herons Montecatini. Quando il talento argentino esce dal campo, i gialloblù non segnano più e ci si avvia verso la conclusione anticipata delle ostilità.
Seconde chance a ripetizione per la Fabo. Anche quando le percentuali di Montecatini si abbassano, la squadra ospite trova comunque il modo di allungare il vantaggio grazie alla notevole superiorità a rimbalzo. Pesano tanto, in questo senso, tutte le doppie chance recuperate nel secondo quarto grazie ad un atteggiamento estremamente blando della truppa di Farabello.
La varietà del gioco offensivo di Montecatini. Chiudendo sempre sulla squadra uscita vincitrice, con tutto il merito, dalla gara del PalaSilvestri, si segnala la straordinaria capacità di variare il proprio gioco e approfittare dinamicamente della disposizione difensiva della Power. Grande merito va a coach Barsotti, capace di instillare i dettami tattici alla perfezione in un gruppo che (anche questo va ricordato) si conosce da tempo.