«Mi aspetto le scuse»: JuVi, Luca Bechi duro sull'arbitraggio dopo Rieti

Durissimo commento dopo la partita della Juvi di Cremona persa per 69-67 a Rieti del coach Luca Bechi, che ha attaccato l'arbitraggio parlando di una differenza sui dati dei liberi e un fischio mancato nel finale. "Complimenti a Rieti, non era facile ribaltare una partita così. L'hanno fatto con grande energia nel quarto quarto. Noi siamo arrivati forse un po' corti, abbiamo sbagliato qualche tiro aperto. Alla fine il basket è segnare tiri da liberi, abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Credo che questo sia il sunto della partita. Come spesso succede ci troviamo a confrontare dati, nell'ultima partita quando avevamo una differenza ai tiri liberi di 31-14 mi è stato detto che non si danno più spiegazioni. In una partita così decisiva, 27-11 i tiri liberi. Chi mi ha puntato il dito alla fine, chi mi ha alzato il dito alla fine, mi aspetto come mai questo. E come mai un evidentissimo fallo su Washington non è stato chiamato sull'ultimo possesso. Lo hanno visto tutti, gli avversari sportivamente - non dico chi - hanno riconosciuto che era fallo. Tutto il palazzetto l'ha fatto. Tranne gli arbitri. Noi cosa dobbiamo fare? È la sesta partita che perdiamo in questo modo. Ci sono colpe nostre, ma non è possibile che tutte le volte abbiamo un differenziale ai tiri liberi così grande. Solo noi facciamo falli? Ma soprattutto nei momenti decisivi perché non ci fischiano falli?
Mi aspetto delle risposte. Anche se nell'altro canale è stata interrotta la comunicazione, con una comunicazione scritta a me. Oggi forse dovrebbero fare un bagno di umiltà e rispondermi, perché il nostro presidente ci mette soldi, perché il nostro pubblico soffre, perché per noi vincere o perdere fa tutta la differenza del mondo. Mi aspetto le scuse e la spiegazione si tutto ciò. Se poi ci sarà l'ennesimo silenzio, noi faremo le nostre deduzioni. Noi non siamo le squadre che fanno i comunicati ufficiali contro gli arbitri, però non vogliamo neanche passare da coglioni. Perché coglioni non siamo. Tremila persone oggi hanno visto un fallo alla fine. Tranne gli arbitri. Mi volete squalificare? Sono 33 anni che alleno, mai presa una squalifica. I numeri non cambiano".