La scomparsa di Rudy Bennett, il "gelataio" della Cecchi Biella
Era il gelato gusto cioccolato per i biellesi e gli appassionati di basket di allora. Ci ha lasciato a soli 64 anni per un infarto da Ginevra dove lui risiedeva da tempo, Rudy Bennett, l'americano della Gelati Cecchi Biella voluto nel lontano campionato di serie A 1970/71 dopo che era stato visto da coach Sergio Curinga nei due incontri sostenuti dal Vichy, dove Rudy giocava, contro la Fides in Coppa Europa. Poteva la Cecchi non prendere un "cecchino"? In Francia Rudy era un beniamino, gli volevano bene e poi lasciava stupiti tutti quanti per i suoi alti "bottini" di punti personali e per avere una dinamicità e abilità nell'andare a rimbalzo. Pur non essendo mai stato un mastino, Bennett aveva una caratteristica che chi se lo ricorda come il sottoscritto non potrà mai dimenticare, quella sua sospensione rovesciata. Si alzava con le spalle a canestro, al culmine della parabola si voltava e mollava il pallone da una posizione imprendibile sopra la testa. Ricordo che anche il grande Simmenthal, e Rubini in particolare, lo voleva prendere, ma avendo già in squadra altri tiratori preferì Kenney che soltanto qualche mese prima nella finale di Coppa di Francia battagliò con Rudy. Ora, non ci rimangono che i ricordi, tutti positivi. Ciao Rudy!