LBA - Olimpia Milano, Nikola Mirotic: «Tutto è nelle nostre mani»

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LBA - Olimpia Milano, Nikola Mirotic: «Tutto è nelle nostre mani»
© foto di Brondi/Ciamillo

Nikola Mirotic, dopo gli addii di Kyle Hines ritirato e Nicolò Melli passato al Fenerbahçe, è insieme a Shavon Shields il punto di riferimento principale della rinnovata squadra nelle mani di Ettore Messina. Il lungo montenegrino con passaporto spagnolo ha fatto il punto della situazione in casa EA7 Emporio Armani Milano dopo il trionfo nella Frecciarossa Supercoppa 2024 e prima del doppio esordio stagionale in campionato con la Pallacanestro Trieste di domenica a mezzogiorno e l'AS Monaco in EuroLeague giovedì 3 ottobre sulle apgine della Gazzetta dello Sport a firma Giulia Arturi.

Supercoppa. “È un trofeo difficile da vincere: è subito dopo la prestagione, un periodo intenso, dove si lavora per integrare i nuovi. Ho capito quanto margine di miglioramento abbiamo. Mi è piaciuto l'approccio, il modo che abbiamo avuto di stare insieme in campo. Con fiducia, credendo l'uno nell'altro. In attacco dobbiamo trovare più ritmo, attraverso una maggiore conoscenza reciproca: capire quali sono i punti di forza di ognuno, come sfruttarli, quali sono le situazioni in cui il compagno rende al meglio. In difesa abbiamo tanta fisicità e giocatori che possono difendere forte sulla palla, ma dobbiamo migliorare nella comunicazione: dobbiamo farci sentire di più”.

Occhi puntati addosso, in campo e non solo, per il leader. “Mi piacciono le aspettative. È una parte del lavoro. Ma è la costanza che conta, non ci sono giorni in cui non bisogna provare a dare il meglio. È qualcosa che mi stimola in realtà: mi spinge ad essere migliore. Dopo un successo, so per esperienza che il primo allenamento riesce un po' meno bene. Ma abbiamo subito focalizzato il nostro mindset, cioè la mentalità: lavorare per continuare a vincere. Dobbiamo acquisire la consapevolezza nei nostri mezzi, sapere che è tutto nelle nostre mani. Sono appassionato di vino, si dice che invecchiando migliori no? (risata). Ma penso davvero sia così. C'è sempre spazio per migliorare, senza partire da questo presupposto non si va avanti. Voglio spingermi ancora un po' più in là: non devo dimostrarlo agli altri, ma a me stesso”.