LBA - Carlo Fabbricatore consiglia Trieste: "Armani fortissima, la difesa è l’arma in più"

LBA - Carlo Fabbricatore consiglia Trieste: "Armani fortissima, la difesa è l’arma in più"

Carlo Fabbricatore guarda da sempre con un occhio attento alle vicende della pallacanestro giuliana ed è facile per Il Piccolo stuzzicarlo a una presentazione del lunch match che vedrà domenica 29 settembre alle ore 12:00 la Pallacanestro Trieste ricevere quell'Olimpia Milano di cui Carlo è stato playmaker sopraffino che ancora oggi molti ricordano averlo visto giocare. Come scrive nell'incipit Raffaele Baldini, "ogni qualvolta Trieste e Milano incrocino le rispettive strade cestistiche, non ci può essere appiattimento emotivo. Troppa storia pregressa, personaggi contesi e “rapiti”, un uomo come Carlo Fabbricatore che cerca di rappresentare le due anime, lasciando che il cuore batta per l’alabarda."

Fabbricatore, una Milano rivoluzionata da Ettore Messina, meno “pesante” e più votata alla rapida transizione, meno nomi da copertina e più innesti chirurgici. Come vede la versione 2024-’25 dell’Olimpia?
«L’Olimpia è una squadra costruita per correre e i nuovi acquisti sono funzionali a questo progetto tecnico. Dimitrijevic e Bolmaro sono guardie capaci di spingere molto. Nebo è devastante quando chiude la transizione offensiva in situazione di sovranummero ed è anche molto bravo nel prendere tiri facili da 3/4 metri. Il ritorno dell’esperto LeDay arricchisce il settore lunghi milanese. Mirotic è sempre il leader di una formazione costruita per competere in Euroleague. Shields altro terminale offensivo di altissimo livello e giocatore capace di spaccare la partita in qualsiasi momento. Causeur esperienza allo stato puro. Gli italiani devono confermare il buon finale della stagione passata. Squadra sicuramente votata alla difesa ma il nuovo sistema di gioco dovrebbe garantire punteggi più alti».

Dalla parte opposta la Trieste costruita sulle fondamenta della Varese degli “immarcabili”. Possibile che i biancorossi stupiscano pur da neopromossi?
«Trieste può essere la sorpresa del campionato purché mantenga un giusto atteggiamento tecnico tattico. Importante in uguale misura la serenità societaria e l’affetto dei tifosi giuliani che per calore e sostegno alla squadra non sono secondi a nessuna tifoseria e sicuramente saranno il vero “sesto uomo”. Sono certo che l’allenatore Christian abbia metabolizzato la differente mentalità tra l’Europa e gli Usa».

Come si può mettere un sassolino nell’ingranaggio milanese per rendere complesso il mezzogiorno domenicale di Shields e soci?
«Trieste per creare problemi all’Olimpia dovrà variare il ritmo di gioco e cambiare spesso il tipo di difesa per mandare in confusione le guardie milanesi. Mantenere sempre un ritmo elevato potrebbe avvantaggiare la squadra milanese che può schierare una panchina lunghissima. I giuliani dovranno avere la capacità di riempire l’area difensiva per evitare la fisicità e soprattutto non subire rimbalzi per facili secondi tiri».

La chiave del match?
«Per vincere la partita Trieste dovrà difendere con grande pressione sulle guardie milanesi, negare la transizione offensiva e non permettere facili ricezioni a Nebo e soprattutto a Mirotic. Sporcare le linee di passaggio per rendere difficile l’inizio dei giochi offensivi deve essere il focus primario della difesa giuliana. Vorrei finire con una battuta: “Vinca il migliore! Ciò, speremo de no”».