L’Olimpia Under 18 alla Next Gen di Belgrado sfida le grandi d’Europa

L’Olimpia Under 18 alla Next Gen di Belgrado sfida le grandi d’Europa
© foto di Ciamillo

I ragazzi dell’Olimpia giocheranno a Belgrado nel weekend il torneo della Next Gen di EuroLeague tornando laddove un anno fa conquistarono la finale, perdendo solo contro il Barcellona dopo una battaglia altamente competitiva. Debutteranno venerdì mattina alle 11:00 contro la Joventut Badalona, poi dopo appena sette ore affronteranno il Maccabi Tel Aviv per chiudere la prima fase l’8 marzo alle 15:00 contro la Stella Rossa padrona di casa. Domenica 9 marzo sono in programma le finali. Occorre specificare che non si tratta della stessa squadra che ha appena vinto la Next Gen italiana, perché il torneo europeo ha come limite i 18 anni di età e non sono ammessi fuori quota. Quindi l’Olimpia non potrà schierare Riccardo Casella, Davide Toffanin, Leonardo Van Elswyk e Jacopo Alberti. A rimpolpare il roster saranno alcuni elementi della squadra Under 17, come Riccardo Forini e Baptiste Chauveau, oltre a due prestiti, Werther Bellinaso, guardia di 1.94 dal Derthona Basket, e il senegalese Mbow El-Hadji, centro di 2.09 dalla Germani Brescia.

L’Olimpia conta molto ovviamente sui suoi “veterani” ovvero i giocatori più esperti a livello internazionale che dovranno guidare i compagni. Diego Garavaglia ha giocato la Next Gen di EuroLeague già due volte e con l’aggiunta delle molteplici esperienze con le nazionali giovanili si presenta come uno dei ragazzi più navigati a questo livello. Lo stesso vale in misura simile per Achille Lonati e Gigi Suigo. Mattia Ceccato ha giocato tante gare con la Nazionale, ma a livello di club ha disputato lo scorso anno solo la fase eliminatoria del torneo; così come Omar Karem, che ha giocato anche a livello maggiore nel Marocco.

Ad un livello di competizione così alto saranno profondità e taglia fisica – soprattutto negli esterni – a identificare il grado di competitività dell’Olimpia. Il primo avversario, la Joventut Badalona, è storicamente temibile a livello giovanile. Presenta il centro Ian Platteeuw, 2.13, che ha già giocato in Eurocup con la prima squadra e ai Mondiali Under 17 di Istanbul in cui l’Italia è stata seconda enne 8.6 punti e 7.1 rimbalzi di media. L’altro giocatore più noto è Terence Kekenbosch, nazionale giovanile belga che lo scorso anno alla Next Gen di Parigi chiuse con 11.8 punti per partita. In ogni caso, la Joventut schiera numerosi giocatori che fanno parte delle nazionali giovanili come il lettone Helmut Petrovics, Saba Merabashvili, che è georgiano ma gioca per la Spagna, Eric Del Castillo, che due anni fa aiutò la Spagna a vincere l’oro europeo Under 16 battendo in finale proprio l’Italia. Il Maccabi Tel Aviv utilizza il playmaker Tamir Gold che l’Olimpia ha affrontato anche l’anno passato sempre a Belgrado ed è una colonna della nazionale di categoria israeliana. Sono nazionali anche Eran Barak, Aviel Mamo e il centro Gabriel Artmenko. Lo scorso anno, l’Olimpia riuscì a sconfiggere la Stella Rossa ma storicamente le squadre serbe sono sempre agguerrite e dotate di imponente stazza fisica. Due giocatori, Vuk Lazarevic (2.16) e il playmaker Matja Moravcevic, sono tornati a Belgrado quest’anno dopo aver giocato a livello liceale negli Stati Uniti. Sono nazionali serbi Stefan Marjanovic, che è 2.11, e Aleksej Nedeljkovic, una guardia di 2.00.

Dell’altro girone – l’Olimpia incrocerà una di queste squadre nel giorno delle finali – fanno parte il Partizan Belgrado, l’INSEP di Parigi (l’istituto che ha prodotto quasi tutti i migliori giocatori francesi degli ultimi venti anni) e ripropone numerosi elementi della squadra che lo scorso anno perse la finale con il Real Madrid, la Dolomiti Trento con il nazionale italiano Patrick Hassan, e la Next Gen Belgrado, una squadra mista nella quale giocheranno due ragazzi italiani, Thomas Acunzo e Federico Bottelli, più l’argentino di Varese, Ivan Prato. L’INSEP qui si presenta come squadra difficilmente superabile per fisicità, maturità e profondità.